Il mio omaggio al genio napoletano nel mondo

Cosimo Alberti, da Un Posto al Sole al teatro IAV di Napoli il 27 gennaio

di Mariateresa Di Pastena                                                                                                                                                                                                               
‘Il grande artista’ è il nuovo spettacolo teatrale di e con Cosimo Alberti, da non perdere assolutamente,  che andrà in scena sabato 27 Gennaio alle ore 20. 30, al teatro IAV (via Marino Turchi 23, Napoli, prenotazioni al numero 3316461492, biglietto euro 15.00 ). Anche se il suo volto è noto  soprattutto per il simpaticissimo personaggio che interpreta in un Posto al sole,  Cosimo Alberti non è naturalmente solo il vigile Salvatore Cerruti, combattivo e determinato, che ammiriamo ogni sera in tv nella soap. La sua carriera, il talento e la grande  versatilità  sono davvero encomiabili, e spaziano in vari campi, dal teatro alla tv, abbracciandone molti altri, tra cui quello della tammmurriata, che insegna con grande maestria. Gli abbiamo rivolto  qualche domanda, a cui ha risposto con il suo solito garbo e la sua estrema disponibilità.          

cosimo alberti                   

Come nasce  l’idea di questo spettacolo?                                              

Si rifà alla scia di ‘Allegramente’, un mio spettacolo   che porto in scena da anni, un viaggio musico- teatrale fatto di canti popolari e scenette comiche e per il quale attingo dal repertorio di  grandi artisti napoletani e dalla mia creazione. Da anni, con ‘Allegramente’, intrattengo il pubblico, sia in eventi privati che teatrali, abbattendo la ‘quarta parete’ , cioè scendendo dal palco e coinvolgendolo, facendolo cantare e invitandolo ad interpretare con me alcune scenette comiche. Quest’anno, essendo io entrato nel cartellone  del teatro IAV, per accontentare il mio pubblico, così affezionato, ho voluto aggiornare  il repertorio con nuovi pezzi ed ho anche  cambiato il titolo in  ‘Il grande artista’ con l’eloquente sottotitolo ‘fantastico viaggio comico e musicale del genio napoletano nel mondo’. Infatti, lo spettacolo si ispira proprio a grandi artisti che hanno fatto conoscere Napoli in tutto il mondo, rendendola famosa a tal punto che gli stranieri  identificano   l’Italia con la nostra città! Quindi ho voluto omaggiare questi grandi nomi, tra i quali Viviani, il maestro De Simone, Carosone, ma anche altri che non sono diventati famosi, ad esempio Pisano e Cioffi,  che sono  autori di grandissime macchiette  conosciute in tutta Italia.        

Anche tu sei non solo  un grande artista ma anche un ‘genio napoletano’ , visto che sei attore, autore, danzatore, musicista, scrittore…. Ma in quale di queste arti e passioni ti rispecchi maggiormente?                                     

Sicuramente in quella dell’attore. La mia carriera è ormai trentennale…  Nel 2006 però ebbi una crisi, per quanto riguarda il teatro, un periodo di grande delusione perché mi sembrava che solo i colleghi, con cui avevo iniziato, facessero carriera e io no;  nonostante lavorassi tanto e  mi venisse riconosciuto il talento, cominciai a pensare e a temere  che  questo, da solo, non bastasse… Che non ci fosse meritocrazia.  Intanto lavoravo  con Gloriana a Canale 21, dove sono rimasto per diversi anni. Poi entrai in Un posto al sole, e questa fu  la mia fortuna… In seguito  ripresi a fare teatro, parallelamente alla tv, ma all’epoca lo facevo per puro divertimento perché, se non sei  famoso, quest’ultimo purtroppo non ti permette di vivere, finché non si aprono le porte dei teatri maggiori.    

A proposito di Un posto al sole, nel tuo modo di recitare si percepisce la tua estrema  spontaneità, l’autenticità del  personaggio che interpreti…           

Sì… Io la definisco recitazione naturale, perché rende davvero il personaggio credibile. E non ha nulla a che fare con la finzione, con cui molti attori identificano la recitazione. Il mio personaggio, Sasa’, attinge da me, si è finalmente liberato dai veli che Castrese (l’attore Peppe Romano) gli vuole imporre cercando di nascondere il loro amore. Sasa’ continua a combattere affinché questi  faccia altrettanto per superare quella ‘vergogna’ ingiustificata e assurda che prova. Cosa che nella vita  io ho fatto grazie a Cristian.                                                   

Tu sei appassionato ed esperto di tammorra e tammurriata…. Recentemente è venuto a mancare un grandissimo artista, Marcello Colasurdo, con cui tu hai lavorato…                                             

Marcello è stato un anello di congiunzione tra ‘la campagna e la città’ , tra il ‘vecchio e il giovane’ .  Insieme abbiamo girato tutta l’Italia e  fatto tanti concorsi internazionali e feste; siamo andati in Andalusia, in Francia ecc. Partecipavo a tutte le feste del calendario mariano insieme a lui, che officiava come ‘sacerdote’ , mentre io ero il suo collaboratore ufficiale, il suo danzatore, anzi il suo coribante, come amava definirmi… Purtroppo Marcello ha vissuto una lunga malattia, che lo ha costretto anche in ospedale proprio durante la pandemia, quando era difficile poter fare visita ai pazienti; ricordo che quando ci riuscivo, nonostante fosse lui a stare  male, si preoccupava  di come stessi io, era fatto così. Ci legava anche una grande amicizia. Per me lui rappresentava i canti popolari e le feste e, nonostante durante quelle future se  ne manterrà  il ricordo e saranno in sua memoria,   non sarà mai più lo stesso senza di lui, senza nulla togliere agli altri. È stata davvero una grandissima perdita… Gli autori di Un posto al sole, sempre molto attenti alle tradizioni della nostra città, dedicano ogni tanto grande spazio  alla tammmurriata… E io, a mia volta, nei miei post e soprattutto in cuor mio, quelle scene le dedico a lui.