Agnese Lorenzini: «Con Susanna dimostro la bellezza della fragilità»

Nella soap di Rai Tre "Un posto al Sole" l'attrice veste i panni di una ragazza insicura

di Mariateresa Di Pastena

Prendete la bellezza, circondata da lunghi capelli soffici e ricci, aggiungete la dolcezza, la spontaneità, tanta simpatia, versate il tutto nel talento e nella  determinazione, mescolate bene, ed ecco che, come per magia, apparirà Agnese Lorenzini, una bravissima e giovane attrice che da qualche anno rende ancora più luminoso “Un posto al sole” (in onda ogni sera da più di vent’anni su Rai Tre), interpretando Susanna, un personaggio che si muove nella vita con molte insicurezze ed ansie, che minano la sua felicità. Allo stesso tempo, però, lei lotta per ciò in cui crede, sia dal punto di vista sentimentale che lavorativo: certo, un padre-padrone che la ostacola e cerca di tarparle continuamente le ali ed una madre incapace di reagire, e succube del marito, non le rendono davvero la vita facile! Così, nella soap made in Naples sempre più amata dal pubblico televisivo, Susanna rappresenta dunque la bellezza della fragilità, che è così vera, umana, e soprattutto vicina alla maggior parte di noi, da rendere ancora più apprezzabile, nel suo caso, la forza di battersi per difendere se stessa e gli altri con passione ed onestà.
Il tuo personaggio, combattuto tra la famiglia, molto oppressiva, e la voglia di crearsi una propria vita, non sempre riesce a gestire le emozioni, mostrandosi spesso ansioso e scoraggiato… Com’è indossarne le vesti?
Susanna, seppur diversa da me sotto molti aspetti, mi assomiglia molto proprio per quella costante insicurezza che la caratterizza e che, sinceramente, credo appartenga ad ognuno di noi. Lei ha difficoltà a godersi la vita e ciò che ha, ma per fortuna Nico, il suo fidanzato, è molto amorevole e protettivo, quindi l’aiuta in questo. Dal punto di vista professionale, nei suoi panni mi sento comoda: ormai ci convivo da un po’! Ma, nello stesso tempo, umanamente ci sto anche un po’ scomoda, perché con lei rivivo le mie insicurezze. Però mi rende felice il fatto che, attraverso Susanna, si affronti un tema, quello dell’insicurezza, molto sottile ed umano, che apparentemente può sembrare superficiale ma che, secondo me, non lo è affatto, perché accomuna tante persone.

Ancora Susanna non ha superato il suo esame di avvocatura, deludendo le proprie aspettative: a te, Agnese, è mai capitato di restare particolarmente delusa per qualcosa a cui tenevi molto?
La delusione fa parte della vita, ma una delusione grande… no, per fortuna non l’ho ancora provata. Però ai provini succede, certo… Comunque sto lavorando molto sull’ansia, per cercare di affrontare nel modo giusto anche questo tipo di situazione. Finalmente ora apprezzo di più il lato positivo di ogni cosa, prima riuscivo a farlo solo teoricamente, ora anche praticamente. Credo che ogni errore sia un’opportunità di crescita interiore. Comunque, per fare l’attore, devi essere consapevole… Ecco, ho raggiunto maggiore  consapevolezza, che mi porta verso nuove prospettive, nuovi mondi.

La tua laurea in Filosofia ti aiuta, quindi, come si suol dire, a “prendere la vita con filosofia”?
Sì, anche perché col tempo ho capito che, in realtà, tra studiare filosofia e studiare recitazione non c’è poi molta differenza: hai a che fare comunque con la materia umana e ti poni in entrambi i casi delle domande, anche se da un punto di vista diverso, ossia partendo dalla mente o dal corpo.

Sia la sensibilità che la semplicità traspaiono non solo dal tuo personaggio ma anche da te, Agnese, dal tuo modo di parlare…
Sì, credo mi appartengano entrambe, e che scaturiscano sempre da quella consapevolezza a cui accennavo prima. Pur essendo qualità innate, devono poi essere coltivate.
Immaginiamo che Il tuo personaggio voglia regalarti un suo pregio…
Interessante! Come dicevo, noi ci assomigliamo molto…  Un pregio che prenderei da Susanna è la sua vocazione per il mestiere di avvocato, il suo entusiasmo, la sua passione nel portare avanti delle battaglie importanti. Lo faccio anch’io, in qualche modo, attraverso il mio lavoro, che reputo ‘socialmente utile’.

Tu vivi a Roma. Com’è Il tuo rapporto con Napoli?
E’ iniziato in modo burrascoso: dal primo momento in cui l’ho vissuta di più, mi ha investito di un’energia enorme che mi ha sopraffatta! Napoli è splendida, è… vulcanica! Ho pensato tante volte di venirci a vivere, ma poi non ce la farei a lasciare Roma! I napoletani sono davvero molto accoglienti e, quella di un Posto al sole è, per me, una seconda famiglia, molto unita, che mi ha accolta subito con tanto calore. C’è, sia sul set che al di fuori, una grande armonia, tra noi.
Non è facile, oggi, essere giovani: molti ragazzi decidono di lasciare il nostro paese per cercare un futuro altrove….
Ne so qualcosa: mia sorella è a Londra! Purtroppo diventa quasi naturale, se hai tanta voglia di fare e curiosità ma non hai opportunità, prendere e partire. Io, prima di intraprendere questa strada,  mentre stavo ancora studiando, mi chiedevo se poi continuare a farlo all’estero. La mia esperienza mi dice che molti giovani, a volte, non riescono a cogliere tutte le occasioni che capitano loro, quasi fossero rassegnati, e questo mi spaventa tanto quanto il pensiero che molti preferiscono andare fuori.

Prima di “Un posto al sole”?
Teatro! Io sono dell’idea che, se sei un attore ben formato, però, poi puoi fare tutto. L’esperienza teatrale, comunque,  mi ha aiutata tantissimo anche per “Un posto al sole”.
Sei bella e dolce come una fatina: se tu avessi davvero una bacchetta magica e potessi realizzare due dei tuoi desideri, uno per te e uno per la nostra società, quali sceglieresti?
Grazie! Per me stessa, ho un sogno:  girare un film d’autore! Per quanto riguarda la nostra società, c’è davvero l’imbarazzo della scelta! Frequentando spesso Londra, come dicevo, per motivi familiari, noto le differenze… Vorrei inculcare il senso civico nella mente  e nel cuore degli italiani, soprattutto in quelle dei giovani e  dei bambini. Vorrei far capire loro che siamo parte di un tutto che ci riguarda tutti, e che anche buttare una carta a terra è una cosa assolutamente da evitare, o che, per esempio, andare a votare è importante. La famiglia deve dare il primo esempio e poi anche la scuola. Io avevo un professore di filosofia che dedicava molto spazio, nelle sue lezioni, all’attualità, ai temi sociali. Credo sia fondamentale.

Per una ragazza, una donna, è molto importante avere a fianco la persona giusta: come deve essere un uomo per conquistarti, e quindi, quali sono le qualità che più apprezzi del tuo compagno?
Un ragazzo deve essere generoso d’animo, deve aver cura di chi gli sta accanto, senza mai risparmiarsi. Deve essere solare e farmi ridere. E nel rapporto ci deve essere dolcezza, non mi piace la gelosia. Ma, soprattutto, ci devono essere stima e rispetto. Ecco, un altro desiderio: vorrei che non ci fosse più bisogno della Giornata  Internazionale contro la violenza sulle donne!