Antonella Prisco, a tu per tu con i ‘Cambia Menti’

L’attrice è in scena al teatro Sannazaro con lo spettacolo di cui è anche autrice

(di Mariateresa Di Pastena) –

Lei è uno dei personaggi più vulcanici di ‘Un posto al sole’, la soap più amata e longeva della tv (in onda su Rai tre, e che ha ormai superato il quarto di secolo), nella quale interpreta la determinata e combattiva ma allo stesso tempo ingenua e simpaticissima vigilessa Mariella Altieri. Quest’ultima, sempre alle prese con situazioni ingarbugliate e a volte surreali, fa di tutto  per tenere a bada chiunque  provi a contraddirla, e inoltre cerca di avere sempre tutto sotto controllo: famiglia, lavoro, amici. Ma poi non si tira mai indietro quando c’è bisogno di dare una mano o un consiglio, anzi si fa in quattro per aiutare gli altri. E quest’ultimo aspetto caratterizza, insieme ad un grande ottimismo,  anche l’attrice che veste i suoi panni, la nostra amatissima Antonella Prisco, artista versatile che si destreggia con grande maestria e professionalità tra tv e teatro, e che, nonostante la giovane età, vanta già una lunga e bellissima carriera alle spalle. Ebbene, ora Antonella si cimenterà anche come autrice di uno spettacolo teatrale tutto suo, che la vedrà sul palco del prestigioso e storico Sannazaro, teatro diretto dall’altrettanto brava artista Lara Sansone che, tra l’altro, in un Posto al sole, interpreta l’effervescente Bice Cerruti con la quale lei battibecca spesso: insieme sono davvero strepitose! In scena il 14 febbraio, alle ore 21, lo spettacolo ha un titolo davvero molto eloquente ed interessante:  ‘Cambia Menti’.

Abbiamo rivolto qualche domanda ad Antonella Prisco, e usato, come filo conduttore dell’intervista, proprio  la parola che dà il nome al suo spettacolo:  lei ha risposto, come sempre, con la gentilezza, la disponibilità ed il grande entusiasmo che la contraddistinguono.

Come nasce il titolo ‘Cambia Menti’?

Poiché ho sempre provato una grande reticenza davanti ai cambiamenti, una riluttanza sia nel viverli che nel raccontarli, ho riflettuto, a tal proposito, ascoltando una canzone di Vasco Rossi dall’omonimo titolo, che mi ha portato ad analizzare la parola stessa. Ho realizzato che il significato profondo di questa parola, ‘cambiamenti’, è insito nel nome stesso: è la mente che deve guardare da un’altra prospettiva per far sì che avvengano i cambiamenti. Ho deciso quindi di affrontare, di prendere di petto proprio quei cambiamenti di cui ho avuto sempre timore, e di raccontarli, prendendo in esame  i vari aspetti, le varie fasi che le donne attraversano. E mi aspetto che queste ultime si rispecchino nei vari personaggi femminili che interpreto. Approfitto per ringraziare con tutto il cuore Lara Sansone che, generosamente, mi ha dato questa bellissima opportunità, permettendomi di realizzare questo spettacolo al Sannazaro e di vivere questa nuova esperienza come autrice.

Quello dell’attore è, per eccellenza, il mestiere dei cambiamenti … Quali sono stati quelli più importanti della tua carriera  e quelli della tua vita?

Il cambiamento più significativo della mia carriera è stato senza dubbio quello che mi ha regalato Un posto al sole: entrare, e restare, per tanti anni nelle case, il sentirmi parte delle famiglie che ci guardano ogni sera, sentire l’affetto così grande delle persone, sono emozioni uniche. Nella vita, invece, i miei cambiamenti più importanti sono rappresentati dalle tappe che mi hanno portato al passaggio da figlia a madre, a moglie.

A proposito del tuo piccolo Vincenzo, l’arrivo di un figlio è più un cambiamento o più una rivoluzione?

Se per rivoluzione s’intende un capovolgimento, allora sì, lo è stato! Quando diventi madre, ti metti in discussione continuamente. Un figlio ti dà la possibilità, se non lo hai fatto fino a quel momento, di migliorarti ulteriormente. La coppia stessa subisce una rivoluzione, perché cresce, si evolve, trova nuovi equilibri, purché questi ultimi siano fondati sempre sul rispetto della coppia stessa e dell’uno verso l’altra.

Che tipo di cambiamenti ha portato, nel tuo lavoro e nella tua vita, la pandemia?

Nel mio lavoro credo che i cambiamenti, intesi come conseguenze della pandemia stessa, siano stati in comune con la maggior parte dei lavori. Nella vita, invece, a livello umano, ho cercato e trovato il lato positivo in quella ‘magia’ del mondo, del nostro mondo, costretto a stare  fermo, immobile. Siamo stati, durante il lockdown, tutti obbligati a fermarci, a chiuderci agli altri, ma poi quel ritrovarsi tra gli affetti solo familiari,  a Natale per esempio,  ha rappresentato un grande arricchimento.

Quali cambiamenti suscita in te il tempo che passa?

Devo stare attenta a non farmi prendere dalla nostalgia. Ad esempio, i progressi di mio figlio che cresce, le fasi che attraversa, anche se naturalmente mi emozionano e mi rendono felice, allo stesso tempo mi spaventano, perché vorrei fermare quei momenti, quelle emozioni irripetibili. Vorrei riviverle all’infinito.

Quali cambiamenti vorresti avvenissero nella società per consegnare, un giorno, un futuro migliore a tuo figlio e a tutti i bambini?

Riguardano senza dubbio l’ambiente. Vorrei che si risvegliasse una coscienza collettiva, una coscienza sociale in difesa dell’ambiente in generale. Questo risveglio è ora più che mai indispensabile, necessario. L’essere umano, seconde me, non si rende pienamente conto dei danni, del male che sta facendo all’ambiente.

E quali sono i cambiamenti che auguri alla nostra Napoli?

Un maggiore rispetto per la città in generale, e per le tradizioni.

Se tu potessi apportare dei cambiamenti nel carattere di Mariella, il tuo personaggio di Un posto al sole, e poi in te stessa, quali sarebbero?

Mariella è perfetta così com’è, non cambierei nulla! Anche se, naturalmente è cresciuta, si è evoluta negli anni, e tra di noi c’è uno scambio continuo. Io invece vorrei essere meno insicura: questo è un lato del mio carattere con il quale combatto da sempre. E vorrei avere meno ansie. Anche se alla fine, servono anche queste, perché in qualche modo ci preparano ad affrontare gli eventi e i … cambiamenti! In fondo, se non ci fosse l’inverno, non ci godremmo appieno la primavera!