Pizzaioli gourmet, a Napoli progetto con 20 soci chef presentato da Vesi

All’evento hanno preso parte Rosario Lopa, Filippo Diasco, Antonio Luongo delegato da Elena Coccia, Carlo Di Cristo, Università del Sannio, Antonio Puzzi, responsabile Comunicazione Slow Food Campania e gli studenti dell’Istituto “F. Morano” di Caivano

E’ stata presentata a Napoli, l’associazione Accademia Maestri Pizzaioli Gourmet. L’ente, presieduto da Giouseppe Vesi, nasce con l’obiettivo di tutelare e promozionare la pizza di qualità, ha raccolto le adesioni di oltre venti pizzaioli gourmet provenienti da tutta Italia, che, dopo la presentazione, hanno dato vita ad uno show cooking durante il quale hanno sfoggiato ingredienti ed elaborazioni di grande interesse. Negli obiettivi dell’Ampgourmet eventi, meeting, stage, giornate di studio ed approfondimento, in Campania ed in giro per l’Italia, ma anche guardando oltre i confini nazionali. “Siamo convinti che sia venuto il momento di proporre un organismo come il nostro – ha spiegato Vesi – che riporti la pizza a quando non esistevano i prodotti industriali che si utilizzano oggi”. All’appuntamento hanno preso parte Rosario Lopa, della Consulta Nazionale Agroalimentare, Filippo Diasco, Direttore Generale dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania, Antonio Luongo, delegato da Elena Coccia, consigliera della Città Metropolitana per lo Sviluppo e il Turismo, Carlo Di Cristo, Università del Sannio, Antonio Puzzi, responsabile Comunicazione Slow Food Campania. “Siamo pronti ad una collaborazione – ha detto Lopa – questa Accademia è un punto di riferimento per salvaguardare i prodotti del territorio”. “E’ una iniziativa di grande valore che copre un vuoto – ha dichiarato Diasco – perchè si inserisce in un percorso di valorizzazione del prodotto pizza anche anche alla luce del riconoscimento Unesco per l’arte del pizzaiolo ed è un orientamento anche per le giovani generazioni per educarle a consumare prodotti di qualità”.  “C’è molta disinformazione – ha detto Di Cristo – bisogna far capire alla gente che quello che mangiano, spesso, è il risultato di tante sofisticazioni e preconcetti che sono anche culturali e mi auguro che proprio i pizzaioli siano quelli che fanno divulgazione sull’utilizzo degli ingredienti e delle materie prime”. “Quello di Giuseppe Vesi – ha detto Puzzi – è un progetto che nasce sotto i migliori auspici perché parte dal rispetto per la Terra e dei suoi prodotti. Slow Food seguirà con particolare attenzione questo lavoro con la certezza di trovare nei suoi protagonisti importanti alleati”. All’evento ha preso parte, per una giornata di formazione lavoro, una classe di quindici studenti dell’Istituto Alberghiero “F. Morano” di Caivano, per una giornata di formazione lavoro, che è solo il primo passo per una futura collaborazione costante.