di Marco Martone
Gol e spettacolo al san Paolo tra Napoli e Udinese. Alla fine vincono gli azzurri, 4-2, ma l’impresa è stata tutt’altro che agevole per gli uomini di Ancelotti. Tutta colpa di quei soliti 20 minuti di blackout durante i quali gli azzurri sembrano quasi staccare la spina. Era già accaduto contro il Salisburgo e il Sassuolo. Anche questa volta gli avversari hanno approfittato di un calo mentale della squadra e hanno recuperato, nel primo tempo, un risultato che il Napoli aveva già mandato in archivio con i gol di Younes e Callejon entrambi su assist di un ritrovato Mertens. Errori di sufficienza e quella leziosità di cui proprio non si riesce a fare a meno, hanno consentito ai friulani di recuperare il doppio svantaggio, sfruttando anche lo stato di confusione in cui si trovava Ospina, tenuto colpevolmente in campo dallo staff medico del Napoli, nonostante una brutta botta rimediata alla testa a inizio gara.
Nella ripresa ci ha pensato Milik a rimettere le cose a posto, con un gran colpo di testa su azione da calcio d’angolo. Cosa deve fare ancora questo ragazzo per convincere gli scettici sulle sue qualità è ancora un mistero da risolvere. Milik ha già segnato 15 gol in campionato, senza rigori, e da qualche settimana va in gol a ritmo impressionante. Numeri da grande bomber che evidentemente non sono sufficienti a convincere i suoi critici, prevenuti e spesso in malafede. La rete del polacco ha spianato la strada alla vittoria, sacramentata poi da Mertens con una rasoiata di sinistro. Il Napoli blinda così la posizione Champions e allunga sulla terza in classifica, ora l’Inter, a 7 punti. La sosta servirà a ricaricare le pile, in vista della Roma e con l’Arsenal nel mirino.