Bravo Napoli, sei tra le grandi d’Europa

Gli azzurri battono il Benfica e approdano con merito agli ottavi di Champions

di Marco Martone

Un Napoli quasi perfetto che conquista, con merito e da capolista gli ottavi di finale di Champions e risponde così a chi, con troppa approssimazione e un pizzico di malafede aveva avanzato critiche, spesso pretestuose, nelle ultime settimane all’allenatore e alla società. Contro il Benfica gli azzurri hanno sciorinato una prestazione di carattere, da grande squadra, non soffrendo praticamente mai le avanzate portoghesi e colpendo, nel secondo tempo, quando i ritmi dell’avversario si abbassano e quando all’arco di Sarri si presenta la freccia Mertens, autentico trascinatore della squadra dal momento in cui è entrato in campo. La vittoria proietta il Napoli tra le sedici grandi d’Europa, un traguardo storico e prestigioso, la cui importanza va al di là dell’aspetto finanziario, che comunque avrà il suo peso, visto che la qualificazione farà ricadere nelle casse del Napoli un bel gruzzolo di milioni.

PRIMO TEMPO DI AUTORITÀ’ E SENZA SOFFERENZE

Nel primo tempo la partita è stata abbastanza equilibrata, con un Napoli autoritario e capace di impensierire in almeno tre occasioni, con Gabbiadini, Hamsik e Callejon, la retroguardia di casa. Reina, dal suo canto, è chiamato in causa in una sola occasione, per deviare un non irresistibile tiro di Jimenez. Un altro problema per la retroguardia partenopea lo creano Hamsik e Ghoulam, con un mancato doppio disimpegno, che quasi manda in gol il Benfica ma è poca roba rispetto a quanto gli azzurri saranno in grado di fare nella ripresa. Alla ripresa delle ostilità, dopo un’occasione sprecata da Gabbiadini, troppo frettoloso nel concludere a rete su assist di Callejon, la svolta della gara arriva con l’ingresso in campo di Mertens, proprio al posto dell’ex doriano. Bastano pochi minuti al belga, nel ruolo di “falso nove”, per imprimere il suo marchio, prima lanciando a rete Callejon, che supera Ederson con un preciso pallonetto e poi siglando lui stesso il raddoppio, con una giocata d’autore fatta di finte, dribbling e tiro a fil di palo alla destra del portiere. Un gol da applausi che, di fatto, chiude la gara e la qualificazione. Quanto più che a Kiev lo spauracchio Besiktas ne stava prendendo ben 6 dagli ucraini ormai eliminati.

L’ERRORE DI ALBIOL CHE REGALA IL PATOS NEL FINALE

Nel finale una disattenzione di Albiol, che regala il pallone a Jimenez per il gol dell’1-2, fa vivere qualche brivido alla torcida azzurra ma alla fine il Napoli non corre più rischi e arriva il meritato successo. Una vittoria targata Sarri, che ha fatto le scelte giuste di formazione, compreso l’utilizzo nel secondo tempo del funambolo belga. Il tecnico ha preferito poi la forza fisica di Allan, rinunciando a Zielinski, migliore in campo venerdì scorso con l’Inter e anche questa decisione è stata premiata dalla bella prestazione del brasiliano. Bel segnale anche l’esordio in Champions di Rog, mai andato fino ad ora neanche in panchina, giocatore ormai pienamente integrato nel progetto azzurro, a dispetto di chi lo voleva in partenza a gennaio. Adesso si attende il sorteggio per continuare a sognare. Sarri ha parlato di “folle idea di andare avanti” che sta già diffondendosi nel gruppo ma ha anche rivolto subito l’attenzione al campionato e alla sfida col Cagliari. Perché sognare va bene ma cullarsi sugli allori può essere molto pericoloso.