Alla Scala del calcio lo spettacolo sono gli azzurri. Il Napoli piega il Milan 2-1

Insigne e Callejon gelano il Meazza, poi la squadra resiste al ritorno dei rossoneri

di Marco Martone

Meraviglioso Napoli! Vince a Milano, contro una delle squadre più in forma del campionato, guidata e bene da un allenatore (Montella) bravo e coraggioso. Vince anche contro alcune decisioni quantomeno discutibili del signor Rocchi, che prima nega un rigore colossale su Mertens e poi decide di ammonire lo stesso belga per una molto presunta simulazione in area. Quello di Milano, però, è stato un Napoli troppo superiore al proprio avversario, soprattutto nella prima mezz’ora di gioco quando gli azzurri hanno dato a tratti una vera e propria lezione di calcio ai rossoneri. Del tutto naturale l’1-2 firmato da Insigne e Callejon che ha gelato la parte del Meazza occupata dai tifosi rossoneri.

Alla Scala del calcio, insomma, lo spettacolo sono stati proprio gli azzurri che, poi, hanno avuto il solito torto di cullarsi troppo sugli allori e cercare in maniera ossessiva la giocata leziosa e rischiosa, senza calcolare che qualche volta bisogna anche fare i conti con gli interpreti che si hanno a disposizione e il buon Tonelli, impeccabile in fase di chiusura, non è certo uno dai piedi dolci quando c’è da impostare e ripartire. La rete del Milan è stata un regalo dell’ex empolese. Una mazzata che ha condizionato la ripresa, anche perché arrivata dopo che il Napoli, con Mertens soprattutto, aveva sprecato più volte l’occasione per fare il terzo gol.

Nel secondo tempo l’assalto dei padroni di casa ha prodotto una traversa e qualche brivido per Reina, sempre sicuro tra l’altro quando è stato chiamato in causa, anche se poi l’occasione migliore per andare in rete l’ha avuta ancora una volta il Napoli, con il solito Mertens, che si è lasciati ipnotizzare da Donnarumma. Alla fine, comunque, ha vinto la squadra che ha meritato di vincere, senza alcun tipo di dubbio. Il Napoli gioca un calcio spumeggiante ed europeo, che diverte e regala emozioni. Crescere nella fase di gestione della partita, evitando errori in occasione delle ripartenze dalla zona centrale della difesa, anche su rilancio del portiere, dovrò essere l’ultimo step da compiere.