Sarri, mi prendo io la responsabilità della sconfitta

Sulla lite con Mancini: Cose da campo che dovrebbero finire in campo

Abbiamo perso per un episodio e forse non meritavamo di uscire, ma mi prendo io la responsabilità della sconfitta perchè ho gestito la gara diversamente dal solito“. Maurizio Sarri ci mette la faccia e compie anche autocritica per far scudo al suo Napoli che stasera pur avendo comandato il gioco ha subìto una sconfitta nel finale contro l’Inter.

La colpa credo sia mia perchè dovevo fare in modo che i ragazzi aggredissero sempre, invece abbiamo mutato atteggiamento, ho voluto centellinare i minutaggi, ma mi sembrava la cosa da più giusta da fare. Poi siamo andati sotto nel finale in una classica azione dell’Inter che sembra stia per capitolare ed invece piazza il colpo. E’ stata una gara decisa da un episodio. Mi sono arrabbiato per l’episodio in area di Mertens che non credo, al di là che sia o non sia rigore, meritasse la seconda ammonizione”.

“La squadra ha mantenuto una buona identità nonostante i cambi. E questo è avvenuto anche in Europa. Probabilmente dovevo insistere, ripeto, a giocare secondo i nostri ritmi, invece ho preferito gestire. Credo di aver sbagliato sotto questo profilo perché l’atteggiamento tattico è stato diverso dal solito. Anche se poi la partita era sotto controllo da parte nostra quando abbiamo subìto il gol di Jovetic”.

“Ci amareggia lasciare la Coppa Italia, l’unico aspetto che può consolarci è che avremo due settimane tipo per allenarci, per ricaricare le batterie e preparare al meglio i prossimi impegni”.

Poi il tecnico spiega l’episodio che ha coinvolto lui e Mancini a fine partita:

“Sono cose da campo che dovrebbero finire in campo. Sono le classiche litigate da terreno di gioco, non mi sono accorto di aver detto cose particolari, spero che domani accetterà le scuse perché solitamente da uomini di sport si dovrebbero accettare le scuse”

“Io non mi ricordo cosa gli ho detto, ero infericito ma non è una cosa personale. Non ce l’ho assolutamente con Mancini, se mi è scappata qualche parola grossa è perché mi sembrava un’ingiustizia forte l’ammonizione su Mertens che è costata l’espulsione. Ero nervoso per questo e ripeto che non ce l’avevo con Mancini. E’ un episodio che è finito in pochi secondi. Per me non è normale che certe litigate escano dal campo. I saggi mi hanno sempre detto che quando l’arbitro fischia finisce tutto. Poi ho chiesto scusa a Mancini e lo rifaccio pubblicamente. Se ciò che ho detto poteva sembrare un insulto agli omosessuali, chiedo scusa anche a loro perchè non avevo assolutamente intenzione di ferire la sensibilità di alcuno“. (sscnapoli.it)