Tradotta in francese l’autobiografia di Maurizio Valenzi

La pubblicazione sarà presentata venerdì 7 a Parigi, alla Maison de l’Italie

Venerdì 7 ottobre la presentazione alla Maison de l’Italie con l’ex ministro francese Jack Lang, lo scrittore Lucien Sfez e Lucia Valenzi.

“J’avoue que je me suis amusé – Itinéraires de Tunis à Naples” è la traduzione in francese di “Confesso che mi sono divertito”, l’autobiografia di Maurizio Valenzi, sindaco di Napoli, senatore della Repubblica ed eurodeputato.

La pubblicazione sarà presentata venerdì 7 ottobre alle ore 18,15 a Parigi, alla Maison de l’Italie – Cité Internationale Universitaire de Paris (7A, boulevard Jourdan).

Partecipano: Jack Lang, già ministro della Cultura e dell’Educazione francese, membro del Comitato d’Onore della Fondazione Valenzi e presidente dell’Institut du Monde Arabe, Lucien Sfez scrittore e professore emerito dell’Université Paris I Panthéon-Sorbonne e Lucia Valenzi figlia Maurizio Valenzi e presidente della Fondazione Valenzi. Leggerà brani del libro l’attrice Lucia Bensasson, direttore artistico di Arta. Saranno presenti l’Ambasciatore d’Italia Giandomenico Magliano e il Consigliere culturale dell’Ambasciata Enrico Pavone.

L’evento è organizzato dalla Comitato di Parigi della Società Dante Alighieri presieduta da Michele Canonica, dalla Maison de l’Italie de Paris diretta da Roberto Giancone e dalla Fondazione Valenzi di Napoli.

L’edizione francese dell’autobiografia contiene gli omaggi del presidente emerito della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, Jack Lang e Lucien Sfez. Edito da l’Harmattan è tradotto dall’italiano (Tullio Pironti Editore, 2007) da Danielle Laguillon Hentati con supervisione di Patricia e Michel Valensi.

La storia di Maurizio Valenzi diventa un’occasione di rilettura del ‘900. Nato nel 1909 a Tunisi – all’epoca la Tunisia era un protettorato francese – da famiglia di ebrei italiani. Aderisce al Partito Comunista Tunisino a Parigi dove svolge attività politica prima di ritornare in Tunisia. Nel 1941 è arrestato e torturato dal governo nazista di Vichy e per un anno è internato in un campo in Algeria. Nel marzo del 1943 è liberato dagli Alleati e arriva a Napoli per riorganizzare il Partito Comunista Italiano e il ritorno del segretario, Palmiro Togliatti. Napoli diventa la sua città di adozione. Qui continua l’attività politica e la passione per la pittura. È scomparso nel 2009.

Per la Fondazione Valenzi si chiude un itinerario sulle orme di Maurizio Valenzi nelle tre città, oltre Napoli, che hanno caratterizzato la sua vicenda umana e politica: Tunisi, Parigi e Roma. A Tunisi nel maggio del 2012 è stata inaugurata la mostra “Omaggio a Maurizio Valenzi” nell’Istituto Italiano di Cultura e a Roma, città in cui egli ha svolto attività come senatore della Repubblica, nel novembre dello stesso anno si è tenuta la mostra “Maurizio Valenzi. Arte e Politica” a Palazzo Valentini.