Napoli attende le multe tra rabbia e depressione

La partita pareggiata contro il Milan non ha contribuito a migliorare la situazione

di Marco Martone

Nell’attesa di verificare l’entità delle multe, che il presidente de Laurentiis dovrebbe comminare all’intera squadra, dopo la rivolta del dopo-Salisburgo, il Napoli, forse non tutti se ne sono resi conto, prepara una delle sfide più importanti della stagione. A Liverpool in uno dei templi del calcio mondiale, gli azzurri non si giocano tanto la qualificazione agli ottavi di Champions, obiettivo che potrà essere raggiungo anche in caso di sconfitta, visto che l’ultima gara del girone prevede la visita del non irresistibile Genk al San Paolo. La partita dell’Anfield Road assume una valenza determinante dal punto di vista della credibilità di un gruppo che sta perdendo se stesso e sta compromettendo, in maniera molto seria, il rapporto con i propri sostenitori, che appaiono distanti, smarriti e delusi, prima ancora che critici. 

La partita pareggiata a Milano, contro un mediocre Milan, in tal senso, non ha certo contribuito a migliorare la situazione. L’ambiente è depresso, c’è poco da fare. Servirebbe una svolta reale e non saranno le sanzioni comminate dal patron, contro i rivoltosi pentiti, a cambiare lo stato delle cose, se non  in peggio. Da qualche parte si auspica un cambio tecnico e si tracciano ipotetiche deadline per l’avventura di Ancelotti all’ombra del Vesuvio. Una possibilità, indubbiamente, ma anche un rischio, visto che pochi allenatori di livello accetterebbero di prendere in corsa una squadra con tanti problemi, soltanto per traghettarla verso la fine della stagione. Più semplice sarebbe affidarsi a qualche carneade di turno oppure a vecchi amici (Edy Reja ad esempio, al netto dei sui impegni in Albania), capaci di salvare il salvabile prima del repulisti di giugno. Scenari foschi, cui è meglio non pensare ancora. Almeno prima dell’arrivo delle multe, della gara di Liverpool, di quella con il Genk, di quelle con Bologna e Udinese…