Le stagioni della vita e del cuore nellʼinsolita opera di Pino Zecca

 Così son fatti gli Angeli – Versi dʼamore e altre storie”, seconda opera di Pino Zecca, pubblicata dalla casa editrice napoletana Turisa, è stata presentata nella suggestiva Trecchina in anteprima assoluta. 

É il titolo così fortemente evocativo a contenere l’elemento unificante di questo libro.

L’autore firma un testo dallo stile eclettico e spazia con raro equilibrio dalla poesia d’amore a quella più intima e introspettiva, passando per un sincero omaggio alla città di Napoli. Un volume che tocca tanti argomenti e al contempo uno solo: “il fattore umano”, come avrebbe detto Graham Greene. 

Tra i versi della preziosa sezione poetica di questo volume inusuale si incontrano lʼamore, la nostalgia, il ricordo. I sentimenti emergono in un costante flusso di coscienza che cattura i lettori, sono appunti dellʼanimo, trasformati in parole.

La bella copertina, realizzata dalla pluripremiata artista Adriana Ferri, si presta a differenti chiavi di lettura, che ben racchiudono il senso del volume. Presenti a questo importante evento, il vice sindaco di Trecchina, Fabio Marcante, il Direttore della testata ‘‘Eco della Basilicataʼʼ, Mario Lamboglia, la psicoterapeuta Tania Cresci, la giornalista e editor della Turisa Eleonora Belfiore. Alcuni tra i passaggi più belli del volume sono stati letti e interpretati da Paola Messuti, Consigliere Comunale. 

Lʼevento è stato organizzato in sinergia con lʼedicola-cartolibreria Caricchio.

L’autore, con il mito di Partenope, la bella sirena che non riuscendo a sedurre Ulisse si lascia morire sull’isolotto di Megaride, dove oggi sorge Castel dell’Ovo e ripercorrendo la vita tragica dell’eroina del 1799, esalta l’immagine di una Napoli figlia di un prodigio fatto di speranza e di coraggio, una splendida araba fenice destinata a sopravvivere sempre. Persino alla sua stessa dannazione. 

Ogni passaggio del volume, godibile dal primo all’ultimo momento, è lo spunto per una riflessione interiore di ampio respiro.
Nel segno di Partenope e di Lènor, gli Angeli di una città dai mille volti e amata follemente dallʼautore, prende così vita una narrazione intensa e mai banale, sospesa tra passato e futuro.

Il testo, eclettico e adatto a un target trasversale, è come una carezza che darà ristoro e conforto, intrattenendo piacevolmente i lettori.