«La Legge Falanga è un’arma contro l’abusivismo edilizio, chi la critica non ha letto bene il testo»

Sabato al Regina Isabella di Ischia un convegno sugli abusi speculativi e di necessità L'avvocato Bruno Molinaro parla a Scrivonapoli del nuovo Disegno di Legge Falanga

di Marco Martone

«Non è un condono mascherato e non è un colpo di spugna. Chi critica questa legge, evidentemente, non l’ha letta bene». L’avvocato Bruno Molinaro non ha dubbi e replica così, parlando con Scrivonapoli, a chi ha avuto parole di ferma condanna nei confronti del Disegno di Legge “Falanga” che ridisegna lo scenario legislativo nell’ambito delle demolizioni degli abusi edilizi. La norma ribattezzata ‘legge Falanga’ dal nome del primo firmatario, il senatore Ciro Falanga di Ala-Scelta Civica, prevede una rimodulazione dei criteri di abbattimento dei manufatti fuori legge.

Il problema degli abusi edilizi rappresenta da sempre una questione di straordinario interesse in Campania, dove nel corso degli anni attorno a questo fenomeno si sono mescolati risvolti speculativi (in molti casi con infiltrazioni della malavita organizzata) e risvolti di natura sociale, quando gli abusi hanno fatto riferimento ad uno stato di necessità. Recentemente è stata approvata in Parlamento una legge, su iniziativa del senatore Falanga, che disciplina la materia degli abbattimenti in Campania, graduandone l’urgenza sulla base appunto di criteri che tendono a tenere nel debito conto la differenza tra speculazione e necessità. E’ un argomento quindi di grande interesse e soprattutto di grande attualità.

I criteri della nuova Legge saranno al centro di un convegno a Ischia

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In base al nuovo provvedimento legislativo sarà stilata una nuova classifica di priorità e non potrà, dunque, subire una demolizione chi abita in una casa abusiva senza alloggio alternativo. Il testo, sul quale si sono abbattuti gli strali degli ambientalisti, sarà al centro di un convegno in programma a Ischia, sabato prossimo 10 giugno (dalle 17 alle 20), nell’incantevole scenario dell’hotel Regina Isabella di Lacco Ameno dal titolo “Abbattimenti tra abusi speculativi e abusi di necessità. L’evento, moderato dal giornalista del Mattino Ciro Cenatiempo è stato promosso ed organizzato con il patrocinio del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli e del Comune di Lacco Ameno. A portare gli indirizzi di saluto di saranno l’avv. Armando Rossi (presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati di Napoli), l’avv. Francesco Cellammare (presidente dell’associazione forense dell’isola d’Ischia), il senatore di Forza Italia (e coordinatore regionale) Domenico De Siano ed il sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale. Di seguito invece l’elenco dei relatori, tra parentesi i temi dei loro interventi: avvocato Bruno Molinaro (“Dal Protocollo Siracusa alla Legge Falanga, diritto alla inviolabilità del domicilio e contrappesi amministrativi”), il magistrato Aldo De Chiara già procuratore aggiunto presso il Tribunale di Napoli e avvocato generale presso la Corte di Appello di Salerno (“Rilievi critici al nuovo impianto normativo”), il senatore Ciro Falanga componente seconda commissione permanente e commissione parlamentare antimafia (“Una legge che umanizza le procedure di demolizione e sana l’ingiustizia di un condono negato ai campani”), la senatrice del Pd Rosaria Capacchione (“Il perché di un sì sulla svolta degli abbattimenti”).

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L’INTERVISTA

Avvocato Molinaro lei è stato molto deciso nel condannare chi ha bocciato questa legge.

«Coloro che parlano male di questo DDL dimostrano di non aver esaminato a fondo il testo. Si tratta della prima legge che gradua le demolizioni in Italia e lo fa sulla base di provvedimenti già presi, in passato, da altre Procure, come accaduto a Siracusa, Catania e Giarre, tanto per fare qualche esempio. Una legge che non sana alcun abuso».

E ci sono casi in Campania in cui la lotta all’abusivismo è stata particolarmente deficitaria, senza che ci siano state reazioni così forti da parte dei Verdi. 

«È vero! A Torre Annunziata la Procura non ha previsto la demolizione per le case costruite prima del 1994, senza alcun tipo di gradualità, come scritto nella legge Falanga. In quel caso si può parlare di condono mascherato, eppure gli ambientalisti non hanno mai mosso una critica. La legge Falanga è fatta bene ed è conforme al diritto euro unitario che si rifà a un caso giudicato in Bulgaria dalla Corte Europea, basato sul medesimo principio».

La lotta all’abusivismo, dunque, sarà portata avanti ugualmente e con decisione?

«Guardi che nella sola provincia di Napoli ci sono oltre 70mila demolizioni da eseguire, a livello regionale il numero sale a circa 250mila. È chiaro che le sentenze saranno eseguite ma si tratta di numeri abnormi, che richiederebbero l’impiego di un tempo lunghissimo. Ricordo inoltre che secondo una recente sentenza della Corte Europea, chi abita una “casa di necessita” ha diritto alla inviolabilità del domicilio. La legge Falanga, però, rappresenta un rafforzamento alla lotta all’abusivismo, visto che la seconda parte dell’impianto normativo, che non tutti hanno letto, accresce i poteri del prefetto. Una batosta per chi commette abusi. Lo stesso Comune, inoltre, potrà avvalersi del Genio Militare per le demolizioni. Pensi all’importanza di tutto questo, in relazione agli eco-mostri e ai cosiddetti scheletri edilizi. È una legge per l’ambiente e chi non lo capisce non ha letto bene il testo».