di Marco Martone –
Tre punti di platino arrivati nel giorno in cui la squadra ha creato il minor numero di occasioni da rete, contro un avversario rinvigorito dal cambio dell’allenatore e su un campo difficile anche dal punto di vista del terreno di gioco, in condizioni pessime, che non ha certo favorito le giocate egli uomini di Sarri. La sfida del Friuli è stata decisa da Jorginho bravo a ribadire in rete il suo stesso rigore, tirato in maniera maldestra e respinto da Scuffet. Il penalty era stato concesso per un fallo netto su Maggio, il migliore in campo per gli azzurri.
Il gol ha sbloccato una partita non facile perché Oddo ha saputo imbrigliare il centrocampo avversario, limitando le giocate di Jorginho e rendendo quasi inoffensivi gli esterni d’attacco azzurri. Insigne e Callejon, entrambi sotto tono, non sono quasi mai riusciti a rendersi pericolosi dalle parti della difesa bianconera.
Eppure la rete del vantaggio non ha alterato gli equilibri in campo, visto che l’Udinese ha continuato a tenere un atteggiamento sostanzialmente difensivo, senza lasciare grandi spazi agli attaccanti azzurri.
Nella ripresa il Napoli ha provato a far male all’Udinese aumentando il ritmo di gara ma di vere occasioni non ne sono arrivate, se non un tiro al volo di Callejon, tra l’altro in sospetto fuorigioco. Nel finale le uniche due parate di Reina, entrambe su tiri di Barak, a sigillare una vittoria che tiene il Napoli in testa alla classifica e prepara nel migliore dei modi il gruppo alla super sfida di venerdì al San Paoli, contro la Juventus.