Da grande vorrei diventare giornalista…

Analisi semiseria sul modo di interpretare le notizie e fare informazione

di Marco Martone

Da grande vorrei diventare giornalista! Ma non un giornalista qualsiasi, non certo uno di quelli che si emoziona ancora a leggere la propria firma sotto un articolo oppure quello che torna di fretta a casa, di notte, per poter vedere la replica di quel Vg condotto in maniera più o meno decente. Vorrei diventare un giornalista ma non per raccontare le cose che vedo, quelle che sento tantomeno per riportare, più o meno fedelmente, le informazioni che provengono dalle fonti (magari quelle ufficiali, che è sempre buona cosa). 

Nulla di tutto questo! Da grande vorrei diventare giornalista ma un giornalista davvero bravo, come quelli che scrivono sui grandi giornali, che sono talmente bravi che i vari siti online non possono proprio fare a meno di riprenderne dichiarazioni e articoli.

Da grande vorrei diventare giornalista, per poter sapere anche le cose che non mi dicono, per poter essere sicuro di descrivere e raccontare anche le scene e le cose che accadono, senza che sia stato presente. Vorrei poter scrivere un virgolettato su frasi dette nel chiuso di uno spogliatoio, scritte su una lavagna, senza che nello stesso spogliatoio ci siano microspie o telecamere nascoste. Vorrei essere capace di sapere quello che si sono detti allenatore e giocatori, in un confronto privato. E scrivere il giorno dopo che i primi hanno accusato il loro tecnico di “non saper allenare”, insomma di non saper fare il proprio mestiere. Come dire “tutto quello che hai vinto in questi anni è frutto del caso e della fortuna”. E vorrei essere capace di andare oltre la realtà, prevedere le cose, analizzare fatti non ancora accaduti. 

Da grande vorrei diventare un giornalista talmente bravo, da ingannare anche il più scaltro dei miei lettori, essere capace di andare in tv con un sorrisetto sarcastico a dimostrare quanto sono bravo, fotogenico e (magari) anche tifoso del Napoli.  Vorrei diventare tutto quello che non sono, che non sono mai riuscito ad essere. Tutto quello che i miei “veri” maestri non sono proprio riusciti ad insegnarmi. E allora resterò me stesso, ad emozionarmi nel vedere la mia firma, a correre a casa per vedermi al Vg ad attendere dichiarazioni ufficiali, fonti certe, fatti…

Da grande vorrei diventare esattamente quello che sono…. un giornalista!