Erano stati rubati in Campania e Basilicata. Ora sono tornati nelle rispettive diocesi da dove erano stati portati via. Si tratta dei cinquanta dipinti ex voto recuperati dai Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale. Le opere sono state consegnate nel Palazzo Arcivescovile di Napoli, alla presenza del cardinale Crescenzio Sepe, del maggiore Francesco Provenza, Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Monza, e dei vescovi, delle Diocesi di Napoli, Ischia, Sant’Angelo Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia e Pompei per la Campania, ed Acerenza per la Basilicata.
Sono tavolette votive, espressione d’arte religiosa popolare risalenti al XV/XX secolo sottratti dal Duomo di Napoli e da vari Santuari come il Carmine Maggiore, Pompei, Ischia, Materdomini, e dal santuario di Tolve in Basilicata, tutti ritenuti significativi del patrimonio storico artistico della Chiesa e della Nazione. I beni erano per la quasi totalità custoditi in due musei, uno lombardo e l’altro piemontese, ove erano giunti a seguito di una donazione da parte di un noto collezionista milanese, nel frattempo deceduto.
594 sono risultate di provenienza messicana. I dipinti ex voto italiani, invece, sono risultati sottratti, principalmente, da luoghi di culto di Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Basilicata, Sardegna e Toscana.