Realtà virtuale, un nuovo polo in Campania

La fusione realizzata nel campus universitario di San Giovanni a Teduccio

·       LinUp di Napoli acquisisce la beneventana SpinVector
·       La fusione realizzata nel campus universitario di San Giovanni a Teduccio
·       Le due imprese confluiscono nel Gruppo Mare

Intesa Sanpaolo protagonista della nascita del nuovo polo campano per lo sviluppo delle tecnologie in ambito della realtà virtuale e aumentata. Il polo di ricerca e produzione prende forma con l’acquisizione da parte di LinUp, startup innovativa napoletana che sviluppa e commercializza software e hardware per l’industria 4.0, della beneventana SpinVector, azienda hi-tech pluripremiata che, partita dal mondo dei videogiochi, è diventata punto di riferimento internazionale per le tecnologie di realtà virtuale e realtà aumentata. Entrambe le imprese faranno parte del Gruppo Mare, PMI innovativa campana, che sviluppa 15 milioni di euro di fatturato consolidato e conta 160 addetti.

L’operazione di acquisizione mira a completare i servizi per l’industria 4.0 offerti da LinUp, valorizzando le eccellenze regionali in ambito Industria 4.0. Il valore congiunto della produzione della nuova realtà produttiva ammonta a 3 milioni di euro, 25 i dipendenti altamente specializzati, due le sedi produttive in Campania, a cui si sommano quelle fuori dal territorio regionale del Gruppo. Le previsioni per il 2020 vedono il fatturato a 5 milioni di euro grazie ad un nuovo investimento di 1 milione di euro pianificato e sostenuto da Intesa Sanpaolo.

L’incontro tra LinUp e SpinVector è avvenuto durante uno dei workshop organizzati da Intesa Sanpaolo presso l’Innovation Hub nel Campus di San Giovanni a Teduccio. I laboratori fanno parte di una serie di attività svolte da Intesa Sanpaolo sulla diffusione dell’innovazione come leva di crescita dell’economia del Mezzogiorno e hanno come obiettivo il matching tra realtà innovative e aziende mature che non operano ancora sulla frontiera dell’efficienza.

Dal 2017 ad oggi sono stati realizzati 31 workshop, tra Napoli e Bari, sulle principali tecnologie abilitanti del piano Impresa 4.0, che hanno coinvolto più di 1000 aziende clienti della Banca e oltre 500 studenti universitari. Sono stati realizzati 25 matching e accordi commerciali tra startup, PMI innovative del territorio e aziende appartenenti a diversi settori economici.

“Questa operazione rappresenta una conferma del ruolo di prima Banca del Sud, riaffermato dal nostro Consigliere Delegato e CEO Carlo Messina, unitamente alla creazione di un incubatore/acceleratore per le start up del Mezzogiorno – afferma Francesco Guido, Direttore Regionale Campania, Basilicata, Calabria e Puglia di Intesa Sanpaolo – Siamo soddisfatti che due società high tech campane, accompagnate finanziariamente da Intesa Sanpaolo nel loro percorso di crescita, abbiano generato una realtà più grande e competitiva anche grazie alla nostra capacità di match-making sviluppata nel nostro Hub Innovation di San Giovanni a Teduccio”.

“La nostra partnership – commenta Antonio Maria Zinno, Presidente di LinUp e Amministratore delegato del Gruppo Mare – è frutto della volontà di valorizzare una realtà produttiva in grado di affrontare mercati globali grazie ai nostri sistemi software all’avanguardia, e che al tempo stesso sia attrattiva per giovani del territorio con competenze tecniche altamente specializzate, evitando così la fuga di cervelli dal Mezzogiorno. Sono entusiasta di collaborare con SpinVector, e con Giovanni Caturano, al quale mi accomuna la passione per l’innovazione tecnologica e la tenacia nel realizzare le proprie visioni”.

“Per il nostro team – spiega Giovanni Caturano, CEO di SpinVector – questo è un passo importante che corona un percorso di partnership già iniziato da oltre un anno. I risultati già raggiunti, in particolare nell’applicazione della XR (Cross Reality) all’ambito industriale, saranno valorizzati dalla grande esperienza e dai canali commerciali del gruppo Mare, consentendoci di focalizzare la ricerca e lo sviluppo di prodotti innovativi che già si sono dimostrati utilissimi per migliorare le performance nella progettazione, nell’addestramento e nell’operatività, anche in manutenzione, di molte aziende manifatturiere”.