Un Ponte nel vento, a scuola per il mare di Ischia

Il progetto ha ricevuto l’apprezzamento di diversi rappresentanti istituzionali

E’ giunto alla conclusione il progetto nazionale A SCUOLA PER MARE, al termine di un percorso triennale che ha visto l’Associazione UN PONTE NEL VENTO con la sua presidente Luisafrancesca Proto, quale referente per la Campania. Il progetto ha ricevuto l’apprezzamento di diversi rappresentanti istituzionali, tra cui il Ministro per le politiche del Mare Nello Musumeci e la Ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli che sono interventi nel corso di un incontro conclusivo tra i partner, tenutosi a Palazzo Wadekind a Roma lo scorso 11 ottobre. A SCUOLA PER MARE è un progetto selezionato da CON I BAMBINI Impresa Sociale, nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile, capofila l’’ APS I Tetragonauti di Milano e a cui hanno aderito, oltre a Un Ponte nel Vento, i partner delle regioni coinvolte: per la Sicilia l’Associazione Centro Koros di Catania, per il Lazio la cooperativa sociale Arcobaleno di Frascati, per la Sardegna l’associazione Global project System di Porto Torres e per la Lombardia l’impresa sociale Il Carro di Monza. Le associazioni impegnate fanno parte dell’Unione Italiana Vela Solidale.

“A tre anni dall’inizio del progetto posso fare un bilancio positivo dei risultati raggiunti”, dice  Luisafrancesca Proto, “Siamo riusciti a costruire una rete di collaborazione con i servizi dei territori di Ischia e con il Centro di Giustizia Minorile di Napoli con cui stiamo ancora collaborando dopo la conclusione dell’ultimo modulo di A Scuola per Mare per valorizzare al massimo il percorso con il ragazzo affidatoci. Essere stati chiamati a occuparci della sensibilizzazione delle istituzioni locali e della selezione dei candidati, della preparazione per l’impresa affiancando le famiglie, creando alleanze con la scuola, e soprattutto accogliendo i giovani allo sbarco, accompagnandoli nel reinserimento nella vita normale, è stato un lavoro enorme e complicato dal fatto che su otto mesi, tre erano a bordo della barca dei Tetragonauti senza di noi. Due ragazzi hanno ripreso la scuola con pieno successo oltre alla vita normale che si era congelata prima di incontrare ASPM. Per la prima volta è stato necessario costruire un vero e proprio clima di collaborazione, fiducia, con una comunicazione efficace nonostante la distanza, tra noi responsabili territoriali ed equipe di bordo. Un progetto estremamente impegnativo che ha richiesto la capacità di uscire dai propri confini mentali, dalle proprie zone di comfort e aprirsi al confronto: ritengo che tutto questo, oltre i risultati dei ragazzi che sono al centro del nostro lavoro, sia stato un grande risultato”: Secondo l’Istat l’Italia è al terzo posto in Europa per il tasso di dispersione scolastica, che nella sola regione Campania si attesta al 16,4%. La particolarità del progetto A SCUOLA PER MARE è stata quella di unire un periodo di cento giorni di navigazione a vela e vita sul mare ad una azione educativa di cinque mesi svolta a terra. Nell’arco di tre anni sono stati coinvolti 41 ragazzi nei moduli residenziali in barca e 40 ragazzi nei moduli territoriali, nel contesto di 5 regioni (Campania, Sicilia, Sardegna, Lazio, Lombardia). Da più di vent’anni la vita in barca a vela viene utilizzata come strumento per sviluppare nei ragazzi e in soggetti con fragilità e /o disabilità percorsi di valorizzazione, consapevolezza e cambiamento e l’Associazione Un Ponte nel Vento ha maturato una lunga esperienza in questo ambito.
Il mare, il viaggio, l’ambiente ristretto dell’imbarcazione, la responsabilizzazione di ognuno con cui mettersi alla prova in esperienze nuove e stimolanti, sono tappe di una crescita che passa attraverso il recupero dell’autostima, la disciplina di gruppo, l’osservanza dell’educazione ambientale, oltre all’educazione alla legalità (di fondamentale importanza per i ragazzi dell’area penale coinvolti nel progetto).