Ischia, un libro tra cucina e tradizione

Quinto volume della collana "Gente, culture e cucina" dedicato all'isola verde

Palazzo Migliaresi, nel cuore del Rione Terra di Pozzuoli, ha ospitato la presentazione del quinto volume della collana “Gente, culture e cucina” dedicato all’isola d’Ischia. L’incontro è stato moderato dal direttore editoriale di Canale 21 Gianni Ambrosino. Il libro raccoglie saggi inediti di studiosi, di appassionati di antiche tradizioni, di artisti del cibo. Dopo Ustica, Procida, Palermo e Lipari il quinto volume della collana è dedicato alla maggiore delle sorelle del golfo flegreo, capitale indiscussa del termalismo e del benessere. E non mancheranno novità per i prossimi anni.
“Non ci fermiamo, qui. La collana prevede in futuro libri su Capri, i Campi Flegrei e Caltanissetta – ha detto Anna Russolillo, presidente di Villaggio Letterario e curatrice della collana, insieme a Gianni Ambrosino e Sonia Gervasio – i 50 territori scelti per la collana hanno in comune il fatto di avere tutti un passato preistorico, quindi di essere stati tra i primi insediamenti dell’Italia meridionale”.
Edito da collana Studi, Gente, Culture e Cucina e Villaggio Letterario, il libro vuole riassumere le esperienze di ricerche scientifiche, di gusti e tradizioni nell’isola d’Ischia. Alla presentazione ha preso parte anche Sandro De Vita, vulcanologo e autore di uno dei saggi che compongono il volume. “Le potenzialità del territorio flegreo, compresa l’isola d’Ischia sono enormi – ha detto – i problemi legati alla natura di questi territori ci sono ma è possibile relazionarsi con loro”.
Nel volume si racconta infatti anche dell’anima vulcanica dell’isola e delle sue tante risorse, delle prime coltivazioni agricole, delle piante iconiche, della biodiversità. Ma anche di abili chef, di preziose ricette e di vini. Senza trascurare l’aspetto culturale legato al mondo del cinema e dei romanzi.
“Nel libro – ha spiegato Sonia Gervasio – abbiamo fatto una ricerca di quali siano i romanzi e i film ambientati sull’isola, che abbiano come filo conduttore un riferimento al cibo”.