di Marco Martone

L’occasione era ghiotta, inutile nasconderlo e non averla sfruttata brucia terribilmente. Il Napoli non va oltre il pareggio contro la Spal e getta alle ortiche la possibilità di ridurre le distanze sia dalla Juventus che dall’Inter. Di contro ad allungare sugli azzurri è l’Atalanta, che strapazza ‘Udinese per 7-1 e che si candida di diritto, almeno per ora, a lottare per il vertice della classifica. Mercoledì al San Paolo lo scontro diretto con la formazione di Gasperini.

A Ferrara il Napoli ha giocato, come sempre, a due facce. Primo tempo con tanti errori di impostazione e pochissimi tiri in porta. Tra questi il gran sinistro di Milik in occasione del momentaneo vantaggio. Il polacco segna ancora e adesso tenerlo fuori sarà un bel problema per l’allenatore. Nei primi 45’ c’è anche il pareggio della Spal, ad opra di Kurtic, favorito da un errore in disimpegno di Luperto e la mancata copertura di Insigne sul cross. Poi l’episodio del rigore, prima dato e poi revocato dal Var, per un fallo di mani in area. Situazione borderline che quando deve favorire il Napoli pende sempre da una direzione…

Nella ripresa la squadra di Ancelotti ha giocato meglio, grazie all’ingresso di Fabian Ruiz, sfortunato sul sinistro che ha incocciato il palo a portiere battuto. Da dire che anche Ospina è stato miracoloso sul colpo di testa di Vicari. Nei minuti finali l’assedio azzurro che ha prodotto almeno due parate importanti da parte di Berisha e l’occasione per Llorente che ha spedito fuori a porta quasi vuota il cross di Milik dalla sinistra. Un pareggio che lascia l’amaro in bocca e che mortifica, per ora, le ambizioni del Napoli. I risultati di questa giornata, però, dimostrano che i giochi non sono ancora fatti e che ci sarà da lottare, fino alla fine. A cominciare da mercoledì. 

Da verificare le condizioni di Malcuit, uscito per un brutto colpo al ginocchio e quelle di… Ghoulam, non entrato neanche quando nel suo ruolo si è creato il buco da coprire.