di Marco Martone
La corsa di Mertens verso la panchina, dopo il gol del 4-2, l’abbraccio a Chalobah, che ha perso la mamma nei giorni scorsi, la squadra che si ritrova, unita, affianco al proprio allenatore, dopo le polemiche seguite alla Coppa Italia. In queste poche, significative, reazioni, c’è tutto il Napoli di questo momento. La formazione di Sarri va avanti come un macigno, stritolando polemiche e avversari e supera, a suon di gol, l’amarezza per l’eliminazione di coppa contro l’Inter. A Genova il Napoli ha messo in mostra il suo repertorio fatto di pressing, intensità, giocate d’autore, rabbia agonistica e classe. Il tutto accompagnato da qualche amnesia difensiva e qualche spreco di troppo, soprattutto quando la gara andava chiusa. Errori veniali che hanno consentito alla Sampdoria di rientrare per due volte in partita e che , con avversari diversi, potrebbero costare più caro. Il compito di Sarri, dopo aver gestito l’entusiasmo del momento, sarà quello di migliorare questo aspetto, soprattutto mentale, da parte della squadra azzurra. Il Napoli ha gestito male il doppio vantaggio, con Higuain e Insigne su rigore e analoga cosa è accaduta nella ripresa, quando in vantaggio numerico e con il punteggio sul 3-1, la Samp ha trovato, anche grazie a un’indecisione di Reina, la rete del 2-3. Il grande merito della squadra di Sarri, però, è stato quello di spingere nuovamente sull’acceleratore e trovare il definitivo 4-2 che ha chiuso la pratica. Domenica al san Paolo arriverà l’Empoli, altra formazione ostica, che nella gara d’andata ha costretto il Napoli alla divisione della posta in palio. Un altro esame di maturità per una squadra che non può permettersi passi falsi, perchè il momento sta per diventare storico e l’occasione va sfruttata in tutti i modi.