Il Napoli non infierisce, “solo” 4-1 alla Salernitana

Gli azzurri domano gli avversari senza strafare. Insigne come Maradona 115 gol

Un derby molto particolare quello giocato al Maradona, davanti ad una cornice di pubblico spettrale con soli 3000 spettatori. In avvio il minuto di silenzio nel ricordo commosso di Gianni Di Marzio, ex allenatore del Napoli, dirigente sportivo e scopritore di talenti come Diego Armando Maradona. Gara sulla carta agevole per gli uomini di Spalletti  che ha riservato qualche patema agli azzurri solo nel primo tempo, con una Salernitana schierata a riccio a protezione della propria area di rigore, con ritmi di gioco erano troppo lenti per consentire al Napoli di esprimere il proprio gioco. Il vantaggio siglato da Juan Jesus al 17esimo sembrava potesse mettere la gara in discesa per il Napoli ma non è stato così. Qualche leziosismo di troppo e una distrazione difensiva, consentivano infatti alla Salernitana di pareggiare al 33esimo con Bonazzoli. Lo spettro delle partite con Spezia ed Empoli facevano tremare gli azzurri, troppo bloccati ed incapaci di produrre un calcio veloce ed efficace. A fine primo tempo, però, viene decretato un rigore per fallo su Elmas trasformato poi da Dries Mertens. E così la prima frazione di gioco si chiude sul 2-1.
Altro Napoli quello che comincia il secondo tempo ed che in soli 6 minuti (47′ e 53′) chiude la pratica con Rrahmani ed un rigore trasformato da Insigne, subentrato nella ripresa al posto di un evanescente Lozano. Per il Magnifico il gol numero 115 nel Napoli, con cui eguaglia Maradona. Entrano anche Osimhen e Politano al 64′ e Ghoulam e Zanoli al 76′ ma non accade più nulla fino alla fine del match. Il Napoli aveva bisogno di vincere per poter dire ancora la sua in questo campionato che può essere ancora riaperto.

Mario Passaretti