Sono servite più di 3 ore in sala operatoria e il ricorso a strumentazione di diagnostica per immagini in scopia per rimuovere il proiettile che nella notte di San Silvestro ha ferito una donna ricoverata poi al Cardarelli di Napoli. Ad intervenire è stata l’equipe guidata dal dottor Maurizio Gargiulo, direttore facente funzioni dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Maxillofacciale e composta da Gaetano Esposito, Annamaria Carotenuto, Maurizio Mattarocci e dall’anestesista Marianna Esposito. «Un intervento abbastanza complesso – spiega Gargiulo -. Il proiettile è infatti penetrato dalla regione orbitale, ha sfondato la parete laterale delle ossa nasali per conficcarsi nel palato». Il team di chirurghi ha tentato un primo approccio dal naso, ma si è poi dovuti intervenire direttamente dalla bocca a causa della posizione particolarmente ostica del proiettile. Al termine dell’intervento il proiettile estratto, un calibro 9, è stato posto sotto sequestro dai Carabinieri. Per la paziente servirà almeno una settimana di convalescenza prima di poter essere dimessa. «Trattandosi di una ferita d’arma da fuoco – conclude Gargiulo – c’è sempre il rischio di infezioni, al momento non siamo in grado di escludere che possano servire ulteriori interventi nei mesi a venire».
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