Caritas e Comune, più letti per i clochard

Contro l'emergenza freddo si moltiplicano le iniziative per i senza dimora

Il freddo pungente di questi giorni, già problematico per la gran parte dei nostri concittadini, rischia di essere condizione estrema per i fratelli costretti a vivere per strada senza alcun riparo. La Caritas Diocesana, facendo sue e condividendo la preoccupazione e la sollecitudine del nostro Arcivescovo, don Mimmo Battaglia, ha organizzato un punto di accoglienza presso la Chiesa di Santa Maria del Trionfo, in via P. de Filippo n. 8, nei pressi di via Foria. La Chiesa, non funzionante e abbandonata negli ultimi anni, è stata attrezzata per l’emergenza a dormitorio per 25 nostri fratelli. Gli ospiti saranno accolti ogni sera dalle ore 20.00 prevedendo, al contempo, il servizio docce e la cena. Al risveglio seguirà la colazione e il saluto per l’uscita. L’opera si inserisce tra le tante già attive nei nostri territori per i nostri fratelli e le nostre sorelle più deboli, con la speranza di dare loro, in condivisione con tutte le associazioni impegnate nel servizio ai senza fissa dimora, cui va la nostra profonda gratitudine, un ulteriore sollievo.

Fa la sua parte anche il Comune. Altri 45 posti letto per i cittadini senza dimora sono stati disposti per fronteggiare l’ emergenza freddo; di questi, 25 saranno allestiti nel teatro del Dormitorio Pubblico ed altri 20 nella tenda riscaldata che sarà installata presso il Binario della Solidarietà. I posti letto saranno operativi dal 1° febbraio e saranno mantenuti sino a marzo. La decisione, adottata oggi dalla Giunta su proposta dell’assessore al Welfare Luca Trapanese, raddoppia la disponibilità riservata all’accoglienza dei più bisognosi. Questi ulteriori posti si aggiungono a quelli già messi a disposizione dal principio dell’emergenza: 15 nel centro Tanucci, 20 nel Dormitorio Pubblico comunale al secondo piano e altri 10 sempre nel dormitorio pubblico al piano terra con un’accessibilità anche senza documenti. In totale quindi 90 posti letto extra per contrastare in maniera efficace e costruttiva l’emergenza freddo.
Si struttura così sempre di più, per i cittadini senza dimora, un servizio che guarda alle persone, che mira a interagire in maniera diretta, costruendo un rinnovato rapporto di fiducia con i servizi sociali e le Unità di Strada che lavorano ogni giorno sui territori. Questo sistema straordinario di accoglienza  ha dato la possibilità alle
ì equipe multidisciplinari presenti al CPA (Centro Prima Accoglienza del Comune) di intercettare e inserire  in maniera stabile e definitiva utenti nuovi che solo per l’emergenza freddo si sono fatti avvicinare e sono così  entrati nelle strutture.