Attacco show! Gli azzurri sbancano il Franchi (finisce 3-4). C’è veramente bisogno di Icardi?

Mertens, Insigne e Callejon trascinano il Napoli alla vittoria contro la Fiorentina

24 agosto 201931 agosto 2019 scrivonapoli.it

di Marco Martone

Fuochi d’artificio al Franchi di Firenze. Finisce 3-4 per il Napoli. Per gli spettatori neutrali, uno spettacolo da godere fino in fondo. Per i tifosi del Napoli, 90 minuti di sofferenza, emozione e tribolazioni. Alla fine arrivano i tre punti, meritati del resto ma certo tante cose non sono andate per il verso giusto.

A cominciare dall’assetto difensivo, con la coppia Manolas-Koulibaly di cui, forse si è parlato troppo presto come di un “muro” invalicabile. I due, in realtà, sono apparsi molto indietro nella condizione e anche a disagio contro un attacco rapido e sbarazzino, come quello della Fiorentina. Male anche il centrocampo, con Allan subito ammonito e condizionato per tutta la gare e con Zielinski e Fabian Ruiz mai in grado di incidere sulla partita.

Per lo spagnolo pochi palloni giocati e una posizione in campo che, evidentemente, non ne esalta le qualità tecniche.

Le note positive arrivano, come sempre, dall’attacco, con i tre fenomeni che fanno il bello e il cattivo tempo, mandando letteralmente in tilt la difesa viola.

Mertens, Insigne e Callejon hanno deciso quando e come segnare e hanno trascinato la squadra alla vittoria finale. Callejon per distacco migliore in campo.

A questo punto viene spontaneo chiedersi se è proprio di una punta che il Napoli ha bisogno, considerando anche l’assenza di Milik e la presenza in panchina di Younese e Verdi, o piuttosto non ci sarebbe bisogno di un centrocampista di rottura, assieme ad un regista che possa dettare i tempi della partita, quando c’è da addormentare il gioco. Gli ultimi giorni di mercato chiariranno le intenzioni della società. Intanto il Napoli porta a casa la prima vittoria, ottenuta, tra l’altro su un campo difficile e ostico come il Franchi. Male l’arbitro Massa che appare incerto sia sul rigore dato alla Fiorentina, che ci può stare, quanto su quello concesso a Mertens, molto più “generoso”. Il Var, questa volta, è stato benevolo con gli azzurri…

Speriamo che non se ne ricordino sabato, quando il Napoli andrà a Torino per giocare contro la Juve.

Nestore, la coppa della discordia

Giacomo Pascale (sindaco di Lacco Ameno)

E’ inaccettabile quanto è appena capitato al Museo archeologico di Pithecusae, a Lacco Ameno, e all’intera comunità dell’isola d’Ischia.Oggi, in tarda mattinata, è accaduto un fatto gravissimo: la Coppa di Nestore, gioiello d’arte e archeologia di inestimabile valore, oltre che fiore all’occhiello dell’intero patrimonio del Museo di Pithecusae, ci è stata letteralmente sottratta per 20 giorni (così ci è stato detto verbalmente).
Senza alcun tipo di preavviso, senza una ragione scientifica discussa o ragionata con l’ente locale all’interno di una fisiologica e corretta dialettica amministrativa e istituzionale, senza considerazione alcuna sugli effetti turistici in uno dei periodi (i ponti) in cui il polo museale registra da sempre numeri altissimi di visitatori.

L’Amministrazione di Lacco Ameno, questa Amministrazione, sotto il mio assessorato, per la prima volta dopo diversi anni, ha deciso di investire in maniera continua e ingente sulla cultura e sulla valorizzazione del proprio patrimonio culturale. Per noi è del tutto inaccettabile che senza alcun tipo di confronto con l’Amministrazione e quindi con la Cittadinanza, la Soprintendenza abbia deciso di mandare i suoi tecnici e il servizio di trasporto a prelevare la Coppa per portarla ad una mostra a Baia. Un bene archeologico, come qualsiasi opera d’arte, non può essere trattato come fosse un pacco postale, su decisione estemporanea di un Ministro o di un Sovrintendente!!!
Un comportamento istituzionale arrogante e predatorio che priva, all’inizio della stagione turistica, del gioiello più prestigioso (e noto) del Museo archeologico di Pithecusae.
Un ospite che voglia visitare il Museo, ammirare il suo patrimonio artistico, che ha già prenotato un appuntamento per una visita guidata, lo troverà desolatamente privo del suo reperto più importante. Di quel simbolo della nostra cultura, della nostra storia e dell’identità del territorio che chiunque s’aspetterebbe di trovare negli spazi espositivi di Villa Arbusto.
Una testimonianza di eccezionale valore artistico e turistico riprodotto su migliaia di guide turistiche, dépliant pubblicitari, magazine, siti on line, che questa mattina ci è stato sottratto così, senza preavviso, comunicazione o confronto.
Siamo letteralmente esterrefatti (e indignati) da simili modalità, comportamenti e totale inosservanza di ogni regola di buon senso e fairplay politico/istituzionale.

La comunità di Lacco Ameno e gli isolani non sono gelosi della Coppa di Nestore.
O meglio, lo siamo molto, ma non abbiamo la pretesa di tenere sempre qui con noi la Coppa di Nestore.
Come è avvenuto in passato, con ben altre modalità, siamo stati orgogliosi di condividere esperienze di confronto con altre realtà, con interlocutori rispettosi del buon senso, del nostro lavoro e dei nostri sforzi, con un pubblico di appassionati di una delle evidenze archeologiche del mondo antico più cariche di forza e identità simbolica.

Ma non possiamo accettare quello che è successo oggi: la Coppa portata via, davanti agli occhi dei lavoratori del nostro Museo, da parte della Soprintendenza.
È un affronto politico, culturale, civile per tutta l’isola e chiediamo di indignarvi insieme a noi perché ciò che è accaduto è quanto di più scorretto e oltraggioso potesse accadere.

Non faremo un passo indietro, ridateci la Coppa di Nestore!

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