Marco Martone

Qualche spiraglio, solo qualche piccolo spiraglio di ripresa. Troppo poco per poter essere soddisfatti della prestazione del Napoli al Friuli, contro una Udinese che, al pari di Genoa, Bologna e Milan, solo per citare le ultime, fa un figurone contro gli azzurri senza neanche sforzarsi più di tanto. L’ennesimo pareggio per la squadra di Ancelotti non solleva il velo di malinconico tracollo cui la squadra sta destinando, in maniera arrendevole, la propria stagione. Un punto che non serve per accorciare le distanze dal quarto posto, che invece si allontana ma che soprattutto non è utile per dissipare i tanti, troppi dubbi che questa squadra sta portando dietro di se da oltre due mesi. 

La gara contro l’Udinese è stata giocata in maniera disastrosa nel primo tempo, chiuso con il meritato vantaggio dei friulani (gol di Lasagna). Nella ripresa c’è stata una reazione ed è arrivato il pareggio con Zielinski. Forse il Napoli avrebbe anche meritato di vincere ma alla fine lo spunto decisivo è mancato e con un attacco dalle polveri bagnate sarebbe stato difficile spuntarla.

Resta la prestazione appena sufficiente di Mario Rui e Zielinski, quella discreta di Di Lorenzo, unica nota positiva in un mare di desolazione. Il Napoli adesso è chiamato alla sfida di Champions, contro il Genk. Questo Napoli non offre alcuna garanzia di successo ma il coppa le motivazioni cambiano e quindi c’è da sperare che gli ottavi siano alla portata degli azzurri. La resa dei conti, è vicina.