“Grazie mille, sei stato gentilissimo… viva Napoli!”. Poche parole che possono farti sentire orgoglioso di appartenere a questa città, martoriata, vituperata, dipinta sempre a tinte fosche, illustrata con lo sfondo delle pistole e dei fucili, sulle prime pagine dei giornali. E invece capita che una giovane turista francese, cui mi sono limitato a dare un passaggio in scooter fino al museo di San Martino, dove era diretta, decida di rivolgerti due parole semplici e allo stesso tempo bellissime. Quel “viva Napoli” che la ragazza mi ha rivolto, l’ho fatto mio e per un attimo l’ho regalato alla mia città. La consapevolezza che quella turista tornerà a casa sua con un ricordo piacevole del suo soggiorno napoletano, mi ha inorgoglito rendendo migliore la mia giornata. Avrebbe potuto limitarsi a dire “grazie” e invece no, dopo aver esclamato più volte “che bello qui, che meraviglia…”, ha voluto salutarmi con quella frase, quasi a sottolineare la sua riconoscenza, non solo a me, che l’avevo portata al museo, ma a tutta la gente di Napoli, che tra una sparatoria e l’altra è capace anche di gentilezza e cordialità…
Marco Martone