Quando la cultura supera ostacoli e difficoltà

Al Vomero la conclusione della XX edizione del premio letterario Emily Dickinson

di Eleonora Belfiore

Il 19 gennaio 2017, alle ore 16,30, si terrà la cerimonia conclusiva della XX Edizione del premio letterario internazionale, Emily Dickinson, promosso dall’omonima associazione culturale, presso la sala consiliare “Silvia Ruotolo” della V Municipalità Vomero-Arenella, via Morghen 84.
Il premio si articola in numerose sezioni ed è stato fortemente voluto dalla scrittrice e giornalista Carmela Politi Cenere, presidente dell’associazione. Riconoscimenti speciali verranno assegnati a personalità del panorama culturale e dell’informazione che si sono distinte per doti umane e professionali.
La giuria risulta costituita da Carmela Politi Cenere, Luisa Gregory, Carmine Monti, Ruggiero Cenere, Stefania Bertucci e dagli iscritti all’associazione.
Da sempre, questo premio si caratterizza per l’alto valore intellettuale e morale delle opere in gara e l’ associazione è ormai un punto di riferimento imprescindibile nel panorama culturale della città. Il premio viene portato avanti, fra mille difficoltà e senza alcun sostegno esterno, dalla passione della grintosa Carmela Politi Cenere. Docente di italiano e latino nei licei, giornalista pubblicista, Carmela Politi Cenere ha ottenuto diversi riconoscimenti in ambito letterario. La rivista “Galleria” diretta da Leonardo Sciascia, Mario Petrucciani, Jole Tognelli nel 1986 le ha dedicato ben due pagine. Le sue opere sono state oggetto di approfonditi studi nell’ambito di alcune tesi di laurea. Dopo il successo di “Città nel caos”, la scrittrice è tornata in libreria con un’ opera dal grande valore storico: “L’ombra di Masaniello vaga per Piazza del Mercato”. Il libro riprende gli indimenticabili protagonisti di “Città nel caos”, guidati ancora una volta dalla “maestra”, una sorta di moderno Virgilio che li accompagnerà alla (ri)scoperta di Masaniello. L’opera diventa così un discorso appassionato contro le disuguaglianze e le ingiustizie che, allora come adesso, affliggono la nostra città.