di Marco Martone
“I medici e gli operatori che operano in queste condizioni sono eroi”. Le parole del ministro della Salute, Lorenzin irrompono in maniera prepotente nella polemica scaturita dal caso Nola, nel cui ospedale sono stati ricoverati, ospitati e curati, sul pavimento, decine di pazienti. Una circostanza che ha scatenato un putiferio e la sdegnosa reazione del presidente della Regione Campania, Vincendo De Luca, che nella giornata di ieri, aveva preannunciato sospensioni e rischio licenziamento per i responsabili sanitari del distretto. Per l’episodio sono stati infatti sospesi tre medici, il direttore sanitario del nosocomio, Andreo de Stefano, e i responsabili del pronto soccorso e della medicina d’urgenza, Andrea Manzi e Felice Avella.
Il ministro Lorenzin, intervenuto in diretta su Sky Tg 24, ha parlato di medici che “fanno il loro lavoro e che, quando arriva un malato, hanno il diritto e il dovere di curarlo”.
Per il ministro, quindi, il caso è riconducibile esclusivamente ad un “fenomeno di natura organizzativa su cui va fatto un chiarimento molto serio, perché nella Regione Campania i piani e gli atti amministrativi sono stati fatti e le reti disegnate”.
Dal rappresentante di governo arriva anche un duro monito alla Regione che ”deve cambiare passo. Ha tutti gli atti amministrativi fatti e deve solo farli attuare”. Infine un’ulteriore difesa dei medici dell’ospedale. ”Hanno fatto il loro dovere. Non vedo che responsabilità possano avere. Se ci sono responsabilità sono a livello apicale”.
Sulla vicenda è arrivato al il tweet, ironico, del sindaco di Napoli Luigi de Magistris “Il presidente De Luca mesi fa aveva detto:mai più barelle in ospedali Campania. È stato di parola: via barelle e i malati tutti giù per terra”.