Presepe vivente nel carcere femminile di Pozzuoli

Questo progetto del CPIA NAPOLI PROVINCIA 1/sede associata nella Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli prevede la partecipazione di circa 40 allieve italiane e straniere iscritte ai corsi di Scuola per adulti nel carcere. E’ la fase conclusiva di un percorso didattico che attraverso la contestualizzazione cronologica, storica e ambientale della Natività, lo studio critico di simbologie, personificazioni e allegorie nell’arte napoletana del presepe, il confronto tra fedi e religioni diverse, ha reso possibile l’allestimento di un itinerario presepiale multietnico e inclusivo, un percorso di concreta mediazione culturale. 

Nei quadri plastici convivono: personaggi della tradizione popolare, simboli di cicli storici antichi pagani e cristiani, coreografie di azioni e gesti desunti dall’iconografia religiosa e popolare, musiche e voci narranti che scandiscono i diversi momenti del percorso. Le alunne sono state guidate alla selezione di testi della tradizione letteraria sacra e profana, alla creazione di costumi con la tecnica seamless (abiti senza cuciture), alla fusione di sonorità classiche, contemporanee, popolari, orientali, africane, all’utilizzo, in una realizzazione scenica originale, “di  ciò che serve ad altro o di ciò che non serve affatto”.

Per tutti questi motivi il progetto assume un grande valore trattamentale oltre che didattico, e merita di essere visto da persone ‘libere’ che possano riconoscere lo sforzo delle detenute e di tutta l’amministrazione penitenziaria. Quest’anno, per la prima volta dopo 5 edizioni, la CCF apre al territorio e permette a chiunque sia interessato, previa prenotazione e successiva autorizzazione, compatibilmente con le disposizioni normative vigenti, di accedere alla struttura per seguire l’itinerario della Natività. L’evento avrà luogo dal 10 al 12 dicembre 2019 alle ore 15, organizzato in gruppi di max 25 persone, ogni 45 minuti, non più di tre gruppi. Lo spirito è quello di coinvolgere la società esterna per abbattere diffidenza e preconcetti.