Napoli smarrito e non è solo colpa dell’arbitro

Azzurri spenti dal punto fisico e mentale. L'Inter vince senza strafare

di Marco Martone

Il gol di Icardi è in fuorigioco, c’è un fallo sospetto in area su Koulibaly e qualche altra decisione dubbia dell’arbitro Rocchi, sempre a danno del Napoli. Ok! Lo abbiamo detto! Risolte in tre righe le attenuanti del caso, a difesa del Napoli, c’è invece da aprire una pagina, molto più ampia, dedicata a tutto quanto nella formazione di Sarri non funziona, o più semplicemente sta funzionando nel peggiore dei modi. Chi attribuisce alla direzione di gara, comunque insufficiente, la disfatta di Milano, non fa il bene del Napoli, non fa buon giornalismo. La sensazione, dopo aver visto e rivisto la gara è che Hamsik e compagni ne sarebbero usciti comunque con le ossa rotta, anche se il guardalinee avesse visto quei centimetri di fuorigioco a vantaggio della punta argentina di Mancini. Il Napoli ha perso perché ha smarrito lo smalto dei tempi migliori, perché alcuni suoi elementi giocano a corrente alternata, Hamsik perfetto con il Verona è tornato un fantasma contro i neroazzurri. Il Napoli è crollato perché Sarri non ha il coraggio di mettere un po’ a riposo Insigne, inguardabile negli ultimi tempi, a vantaggio di un Mertens che non sarà Maradona ma che peggio dell’attuale Lorenzinho non può proprio fare. Il Napoli perde perché senza Higuain è dura, molto dura e Gabbiadini è un gran bel calciatore ma non sa vincere da solo le partite, come fa il Pipita. Il Napoli è naufragato al Meazza perché alle partite, da un po’ di tempo, si arriva dopo settimane trascorse non a parlare di calcio e di tattica, quanto di arbitri, di complotti, di aiuti politici e di calcio malato, oltre che di orari e altre amenità del genere. Questo è il quadro, rispetto a un campionato che è ancora tutto da giocare e che nonostante tutto è stato, fino ad ora, esaltante per i colori azzurri. La partita con il Bologna di Donadoni sarà una vera finale, quelle da vincere e basta. Senza Higuain ma, si spera, con una condizione fisica e mentale, diversa da quella mostrata a Milano. Poi ci sarà la Roma e dunque la resa dei conti. Ma in quel caso, almeno, ci sarà il Pipita…