di Marco Martone
È stato un Napoli perfetto, padrone del campo, superiore al Liverpool per personalità e forza fisica. Una partita giocata con rara intelligenza tattica, vinta nella testa prima ancora che sul campo. Difficile trovare l’artefice principale di questo successo, perché tanti sono stati i protagonisti. Da Allan a Callejon, migliori in campo per distacco, Mertens e Verdi, che hanno cambiato la partita, la difesa che ha annullato gli spauracchi rossi, Ospina su tutti.
E poi Insigne, che non ha giocato una gara superlativa ma ha avuto il merito di suggellare con la rete del 90esimo una serata magica. La vittoria sui vice campioni d’Europa, però, ha un nome e un cognome: Carlo Ancelotti. Il tecnico ha costruito la magica serata del San Paolo con scientifica precisione. Prima mandando in campo una squadra più fisica, con Milik e Maksimovic dal primo minuto, poi affidandosi nel momento topico della partita, ai funamboli. Verdi, Mertens, Insigne e Callejon, tutti in campo per un finale pirotecnico con il Napoli che prima ha sfiorato il gol con Mertens, che ha colpito la traversa e poi ha trovato il gol vittoria con Insigne.
La vittoria proietta il Napoli in testa al girone con 4 punti, davanti al Liverpool e al Psg che ha strapazzato la Stella Rossa (6-1). Sarà proprio la squadra di Cavani, adesso, ad attendere il Napoli in un doppio confronto che potrebbe dire molto, se non tutto, sulle possibilità di passare il turno e andare agli Ottavi. La strada è ancora lunga ma la notte del San Paolo ha acceso un luce grande.
