Il Napoli va in vacanza a Milano e saluta la Coppa Italia. Ora non resta che l’Europa League

Mister Ancelotti manda in campo una formazione quasi sperimentale e paga dazio

Finisce 2-0 per il Milan con Piatek grande protagonista della serata. Gli errori della difesa indirizzano la gara a favore dei rossoneri. Prestazione deludente, senza idee, con tanta confusione e una serie di errori, in ogni reparto del campo, che hanno inevitabilmente portato alla meritata vittoria del Milan.

Che brutto Napoli, al Meazza è buio totale per la formazione azzurra

(di Marco Martone) –

Un Napoli che più brutto non si può, esce dalla Coppa Italia è manda a carte quarantotto un altro obiettivo di stagione, forse uno dei più abbordabili. Ancelotti sbaglia formazione, decidendo di rinunciare in partenza a Mertens, Hamsik e soprattutto Callejon, alfieri della vecchia guardia e calciatori con l’esperienza necessaria per poter venire a capo di certe partite. In campo vanno invece Fabian Ruiz, Zielinski e Diawara, che non incidono quasi mai e che sbagliano tanto.

Ne esce fuori una prestazione deludente, senza idee, con tanta confusione e una serie di errori, in ogni reparto del campo, che hanno inevitabilmente portato alla meritata vittoria del Milan.

I rossoneri non devono neanche fare gli straordinari per venire a capo di una sfida che il Napoli, in pratica, non ha mai giocato. Gli errori di Maksimovic e Koulibaly, in occasione della doppietta di Piatek, sono la testimonianza di una scarsa attenzione che ha condizionato l’intera durata del match.

Tutti sotto la sufficienza gli undici in campo, compresi i subentrati a partita in corso, con l’eccezione di Ounas, l’unico a mostrare voglia e qualche spunto in grado di creare qualche grattacapo alla difesa avversaria.

Per il resto un vero pianto, da Insigne a Diawara, da Zielinski a Mertens, passando per Milik (mai servito a dovere) ed Allan, evidentemente distratto dalle voci di mercato che lo hanno visto protagonista in settimana.

Ora resta l’Europa league, come unico obiettivo di stagione, visto che lo scudetto è andato e la qualificazione Champions, per fortuna, è quasi certa.

Contro lo Zurigo servirà un altro Napoli, altra mentalità e, forse, anche una formazione diversa, altrimenti, saranno dolori.