La Lazio passeggia sull’ombra sbiadita degli azzurri

La seconda sconfitta consecutiva del Napoli ridimensiona le ambizioni da primato

di Marco Martone

Troppo brutto per essere vero. Il Napoli visto all’Olimpico, contro una Lazio tutt’altro che trascendentale, è stata la parodia di una squadra. In 90 minuti gli azzurri non hanno fatto vedere nulla, se non disattenzioni difensive, palleggio sterile, attacco inconcludente, lentezza nella manovra ed errori grossolani. Uno spettacolo davvero brutto per una formazione che, al netto di assenze importanti, aveva tutte le carte in regola per poter dare filo da torcere alla squadra di Simone Inzaghi. E invece il Napoli si è sciolto come neve al sole, ancor prima di cominciare. Le reti di Immobile nel primo tempo e Luis Alberto nella ripresa, sono la logica conclusione di una gara che non ha mai avuto storia, non tanto per i meriti dei biancocelesti, quanto per l’assenza totale degli azzurri.

Per gli uomini di Gattuso soltanto 5 minuti da ricordare, successivi alla rete la viale, quando sui piedi di Fabian è capitata la palla del possibile pareggio. Poi un’altra mezza occasione con Zielinski e nulla più. Troppo poco per pensare di uscire indenni dall’Olimpico. La seconda sconfitta consecutiva ridimensiona le ambizioni del Napoli da primato, non quelle per la corsa alle posizioni Champions, visto che la distanza con il quarto posto è irrisoria. Ora il calendario è dalla parte degli azzurri, che hanno giocato tutti gli scontri diretti e sono attesi da sfide sulla carta più abbordabili, a cominciare da quella col Torino di mercoledì prossimo. Tornerà Insigne e forse mancherà Lozano, infortunatosi alla caviglia. Servirà un altro Napoli per riprendere la corsa.