di Marco Martone
Se volessimo prendere ad esempio una partita di calcio il cui risultato è bugiardo, non avremmo alcun dubbio, sceglieremmo questo Inter-Napoli del 16 dicembre 2020. Nel giorno del mancato miracolo di San Gennaro, ad Antonio Conte riesce il prodigio di portare a casa tre punti non avendo mai tirato in porta e al termine di una partita che nella migliore delle ipotesi, per lui e i suoi ragazzi, sarebbe dovuta finire con un pareggio. E invece la dea bendata ha voltato le spalle al Napoli e ha deciso di premiare, oltremodo, i colori nerazzurri. L’Inter vince grazie ad un rigore, in una delle rare occasioni in cui si affaccia nell’area di Ospina, poi sfrutta la superiorità numerica per l’espulsione (ingenua) di Insigne e infine si affida alle parate di Handanovic e alla fortunata punto, per blindare l’1-0 finale. Una partita molto tattica nel primo tempo, durante il quale nessuna delle due formazioni rischia nulla. Nella ripresa gioca meglio il Napoli che sfiora la rete con Insigne e che gestisce a suo piacimento i ritmo della contesa. Fono al rigore beffa, per un fallo di Ospina. Gol di Lukaku e vantaggio per i padroni di casa. Da qual momento inizia un’altra gara, con gli azzurri in 10 ma tarantola, che sfiorano a più riprese un pareggio che avrebbero strameritato e con l’arbitro Massa che sorvola su alcune entrate killer dei difensori interisti. Alla fine c’è anche il palo di Petagna a completare il quadro di desolazione per un Napoli che esce sconfitto ma non ridimensionato dalla trasferta meneghina. E c’è anche da leccarsi le ferite, per l’infortunio a Mertens, uscito dal campo per un a distorsione alla caviglia. Niente miracoli a Milano, come a Napoli, insomma.