Napoli attende ancora il museo dedicato a Totò

ll 15 febbraio saranno trascorsi 122 anni dalla nascita del Principe della risata

Gennaro Capodanno 

Che fine ha fatto il museo di Totò? Se lo chiedono, da tempo, i tantissimi estimatori che in tutto il mondo, e dunque non solo a Napoli, sono legati da un profondo affetto e da un’ammirazione incondizionata verso il grande attore partenopeo, scomparso oltre mezzo secolo addietro, il 15 aprile 1967. Rispetto all’apertura del museo, il primo annuncio risale al 1996, ben 24 anni fa. Il 15 febbraio saranno decorsi 122 anni dalla nascita di Totò che vide la luce nell’anno 1898. Evidentemente persistono problemi che stanno da tempo ritardando l’apertura del museo dedicato al “Principe della risata. Un museo che dovrebbe sorgere, ma il condizionale a questo punto è d’obbligo, nel  palazzo dello Spagnolo in via Vergini, a pochi metri da quella via Santa Maria Antesaecula dove il Principe Antonio De Curtis era nato. Di anno in anno l’appuntamento viene rinviato. Le ultime notizie risalgono all’anno scorso, quando, in occasione dell’anniversario della morte, ne fu annunciata l’apertura entro il 2021, prima delle prossime elezioni amministrative a Napoli, senza alcuna altra precisazione sulla data esatta dell’evento. In quell’occasione alcuni estimatori, proprio per rimarcare i gravi ritardi accumulati nel rendere il doveroso omaggio al grande artista,  inscenarono una protesa, ponendo un fantoccio con la fisionomia di Totò sul balcone del fabbricato dove era nato ed era vissuto con la madre.