Il Napoli batte l’Empoli, due squilli per prepararsi alla sfida dello Stadium

Mertens trascina gli azzurri alla seconda vittoria consecutiva. E sabato c'è la Juve

di Marco Martone

Ora il Napoli può pensare alla Juventus. Inutile negarlo, questa sfida con l’Empoli, vinta con merito e anche con qualche affanno di troppo, portava con se il macigno della gara di sabato sera allo Stadium. Un pensiero che deve aver condizionato, in qualche modo, anche i tifosi del Napoli, visto che il San Paolo e soprattutto le due curve, erano desolatamente semivuote. Per questo motivo non era facile affrontare la formazione di Giovanni Martusciello e farlo, soprattutto, senza avere a disposizione nessuna prima punta di ruolo, con Milik infortunato e Gabbiadini squalificato Circostanza, tra l’altro, che si ripeterà anche sabato sera a Torino. E le difficoltà degli azzurri si sono evidenziate in tutto il primo tempo, giocato praticamente in una sola metà campo, ma senza che la formazione di Sarri riuscisse a bucare la resistenza della difesa toscana, guidata da uno Skorupski in serata di grazia.

In almeno due occasioni, prima su Mertens poi su Callejon, il portiere dell’Empoli è stato prodigioso. La rete del vantaggio, meritatissimo, è invece arrivata a inizio ripresa grazie a Mertens che ha messo alle spalle del portiere un traversone dalla destra di Callejon, deviato da un difensore. Il gol non ha spento le velleità dell’Empoli che invece, sfruttando anche qualche amnesia del centrocampo azzurro, ha creato almeno in una occasione i presupposti per il pareggio, non arrivato per un pizzico di sfortuna (traversa) e per la parata d’istinto di Reina su respinta di Maccarone. Il gol della tranquillità è arrivato a dieci minuti dalla fine, con un tocco sotto porta di Chiriches, su assits di testa di Hamsik da azione di calcio d’angolo. Tre punti fondamentali per la classifica, che consentono al Napoli di scavalcare nuovamente il Milan e riappropriarsi del terzo posto ma importante anche in vista della super sfida di sabato prossimo. Resta qualche dubbio sulle scelte di formazione di Sarri che, ancora una volta, preferisce non far giocare neanche un minuto a Giaccherini, tantomeno a Rog, a questo punto autentico “mistero” della stagione.