La “bomba” di Renzi dopo le elezioni: «Un commissario per il Pd a Napoli»

La bomba arriva a fine mattina, quando le agenzie di stampa battono le dichiarazioni del segretario del Pd e presidente del Consiglio, Matteo Renzi che, in conferenza stampa e commentando l’esito del primo turno di elezioni, ha tuonato contro il Pd napoletano. “Commissariamento”, questo il diktat del premier che non ha avuto alcun timore a definire quello di Napoli “Il risultato peggiore del Pd”, che riguarda la città dove il partito, evidentemente “non riesce ad esprimersi al meglio”. Una mazzata mediatica e politica che fa male, soprattutto a Valeria Valente, forse la meno responsabile, però, di uno sfacelo che viene da molto lontano. Ad esempio da una forza di base che non ha consentito alla candidata sindaco di ottenere, almeno, una sconfitta onorevole. Nulla di tutto questo, neanche l’onore delle armi per un Pd che per Renzi “ha problemi che deve affrontare”. Di qui la decisione che rischia di minare le badi del partito a Napoli. “Alla prima direzione del Pd che si terrà dopo i ballottaggi – ha spiegato il premier – farò una proposta sulla città di Napoli. Per me è impossibile continuare a sfangarla e credo sia responsabilità del segretario proporre un commissario per ripartite da zero”. 

La debalce della Valente è stata la vera sorpresa, in negativo, della giornata politica partenopea. Per il resto i pronostici della vigilia sono stati abbastanza rispettati. La poltrona di sindaco della città se la contenderanno, al ballottaggio, il primo cittadino uscente Luigi de Magistris e Gianni Lettieri. I dati usciti dalle urne dicono che il sindaco uscente chiude il primo turno in testa (al 42,5%), Lettieri insegue (al 24,1%). Con Valeria Valente resta fuori dalla corsa anche il candidato del  M5S Matteo Brambilla. Impalpabili le percentuali degli altri sei candidati.