De Magistris: «Sulla questione stadio il clima è sereno. Il Napoli deve puntare in alto»

Il sindaco parla ai microfoni della trasmissione televisiva Extra Time Zona Napoli

di Marco Martone

Il magic moment del Napoli, nonostante la sconfitta del Dall’Ara, la questione legata allo stadio San Paolo, i cori razzisti rivolti ai napoletani in alcuni stadi italiani e il ricordo di Ciro Esposito.

È un sindaco de Magistris a tutto tondo quello che ha risposto all’intervista rilasciata, in esclusiva, per Extra Time Zona Napoli, la trasmissione dell’Associazione Italiana Napoli Club, andata in onda martedì 8 dicembre su Capri Event. Il primo cittadino, cui il presidente dell’associazione, Saverio Passaretti, ha consegnato una targa ricordo, ha confermato i passi in avanti fatti, in piena sinergia con il patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis, per la ristrutturazione dell’impianto di Fuorigrotta, spesso motivo di attrito tra le parti e fonte di preoccupazione per i tifosi azzurri.

«Stiamo cercando di mettere in campo ogni sforzo per avvicinare le posizioni – ha detto de Magistris – c’è un buon clima adesso tra il Comune e il Calcio Napoli. Modificare l’assetto di uno stadio, darlo in concessione o a titolo esclusivo per cento anni, vuol dire, comunque vada, condizionare i prossimi cento anni. È bene riflettere ma ormai siamo in una fase importante, con la firma della convenzione e alcuni lavori che comunque noi abbiamo deciso di fare, questo è importante che si sappia, come bagni e seggiolini».

Il sindaco ha poi rassicurato i tifosi del Napoli «C’è clima positivo e costruttivo, perché con de Lurentiis ci siamo detti che bisogna essere uniti per raggiungere tutti assieme grandi obiettivi».

E l’obiettivo, inutile negarlo, è lo scudetto.

«Il Napoli sta disputando un grande campionato, al di là della sconfitta di Bologna, non vedevo giocare così bene la squadra da tanti anni. Mi auguro che questa battuta d’arresto serva a far concentrare ancora di più perché per arrivare in alto non bisogna mollare mai. E poi c’è l’allenatore, che sta facendo un ottimo lavoro».

Parliamo di Sarri allora…

«Mi ha colpito da subito, anche quando c’era attorno a lui un po’ di perplessità. Forse è anche per le sue radici napoletane di Bagnoli o per quell’approccio umile che ha avuto, È un uomo determinato coraggioso, col cipiglio giusto per la nostra città. Qua ci vuole, umiltà, determinazione e passione. Per ora possiamo essere più che soddisfatti, al di là della classifica».

E allora quella parolina magica non deve far paura?

«Quella è una parola che non pronunciamo per questioni tutte nostre napoletane ma credo che una squadra come il Napoli deve puntare a vincere. Noi come la nostra città non ci dobbiamo mai sentire secondi a nessuno. Senza essere arroganti e presuntuosi, senza pensare che sia tutto facile, anzi per noi tutto è sempre più difficile. Dobbiamo lottare fino all’ultima giornata per provare a vincere lo scudetto».

I tifosi del Napoli vivono in simbiosi con la propria squadra. L’impressione è che, se anche i cittadini sostenessero Napoli, come i tifosi sostengono il Napoli, le cose andrebbero meglio per tutti.

«È una cosa che sostengo anche io. Le cose però stanno cambiando. Vedo crescere un orgoglio legato al calcio ma anche alla città. Vedere il viso dei napoletani soddisfatto nel vedere al città invasa dai turisti, mostrare le nostre bellezze in giro per il mondo. Noi dobbiamo essere orgogliosi della nostra squadra e della nostra città. Del resto una cosa fa il bene dell’altra».

Lei da sindaco cosa pensa dei cori razzisti e antimeridionali che, purtroppo, si sentono in tanti stadi italiani?

«È una vergogna e noi alla vergogna, alla violenza e l’odio dobbiamo rispondere con l’amore e l’esempio sportivo, come dimostrato in occasione della serata di Napoli-Inter. Napoli deve essere di esempio sul campo e sugli spalti. C’è chi pensa di essere superiore, non avendo le radici che abbiamo noi. Io dico che vann’ n’freva!»

Domenica c’è Napoli-Roma e il pensiero va a Ciro Espsoito.

«La storia di Circo Esposito è la storia recente della nostra città, ha coinvolto dal punto di vista emotivo tutti noi. In questi quasi cinque anni di sindaco, una delle giornate che ricordo di più è quella dei funerali di Ciro Esposito a Scampia. Oggi la voglia di giustizia e un c’è un processo che vede la dignità di questa famiglia che ho avuto modo di conoscere e apprezzare. Napoli-Roma deve essere l’occasione per ricordare a tutti che il calcio deve essere solidarietà, legalità e divertimento. Noi dobbiamo rispondere con la superiorità, come accaduto nei giorni successivi alla tragedia di Ciro».