La Smorfia napoletana nelle 90 tavole dell’artista toscano Maurizio Vinanti

Si protrarrà sino al 22 dicembre, presso gli spazi espositivi della Galleria Koine a Napoli in via Michelangelo Schipa 118, la mostra del maestro surrealista toscano Maurizio Vinanti, interamente dedicata ai numeri della smorfia, 90 coloratissime tavole. Uno straordinario progetto che nasce dalla genialità di una mente e dagli occhi del cuore e che ci conduce per le strade di una Napoli che viene vissuta dall’artista come “un teatro a cielo aperto”. Attraverso le quinte della città Vinanti vede i numeri della tombola interpretati come in una commedia permanente e con la maestria e la fantasia che lo contraddistinguono, li riproduce sulle sue tavole polimateriche. Vinanti coglie l’essenza della realtà, la reinterpreta e noi osservatori non possiamo fare altro che ammirare estasiati gli scenari che il suo pennello ha saputo rendere vivi e stupefacenti. In questo percorso una nuova figura si è affiancata al maestro Vinanti, Amedeo Colella, umorista di teatro nonché storico, napoletanista e scrittore.

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Un artista che si unisce in parallelo ad un altro artista, due grandi menti che si ritrovano unite da una grandissima affinità di interessi e di cultura. Amedeo Colella è rimasto realmente affascinato dalle opere e dal progetto perché perfettamente in sintonia con il suo percorso e con la sua filosofia ed ha quindi voluto accompagnare con le parole ciò che Vinanti aveva descritto con la pittura con un risultato a dir poco esaltante.

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Napoli più che una città, è un teatro a cielo aperto. 

Amo vagabondare per questa splendida città, assaporarne gli odori, godere dei suoi infiniti colori e percepire tutti quei rumori che la rendono unica al mondo.

Capita così che ti infili in un vicolo che sembra una quinta di un teatro. Tutti indaffarati a prepararsi per lo spettacolo d’arte varia. Urla, prove, musica, suoni, strilli, gente che corre in ogni verso. Cammini rapito da quel vortice umano e alla fine ti ritrovi in una piazza, un palcoscenico naturale, dove c’è gente che canta e suona. Così ti metti in un angolo, come se fossi in sala, e ascolti, estasiato da quello spettacolo straordinario.

Riprendi poi la tua strada ed entri in altri vicoli che sono a loro volta altre quinte. Anche lì respiri totalmente quell’ambiente fatto di suoni, urla, citazioni, prove e preparazioni. Continui immerso in quelle quinte confusionarie e alla fine, come al solito, appare una nuova piazza. 

E in quella piazza va di scena “il mercato” e lì si svolge la commedia dell’arte. Anche in quei casi ne segui la trama: la compravendita, le offerte, le liti, i momenti di convivialità. 

Ti fermi, lì immobile a goderti quello spettacolo degno della migliore commedia napoletana.

Con entusiasmo rientri in quelle strade strette e buie, pensando quale spettacolo ti serberà la prossima piazza/palco. E così accade che all’improvviso ti trovi davanti ad un banditore di tombola che legge i numeri come se stesse recitando Shakespeare.

10 ‘E fasule, nun ne magna’ troppi ca’ poi… 

21 ‘A Femmena annura, ‘a mugliera ‘e Gerard. 

56 ‘A caruta, ‘e che dulore!

È nata così l’idea di dipingere la smorfia: vagabondando per San Gregorio Armeno mi imbattei in una famiglia che giocava a tombola per strada. Sono passati 4 anni da allora, e dopo un lavoro lungo, difficile, ma emozionante, siamo giunti al termine. Oltre alle sensazioni ed alle ispirazioni che mi ha offerto Napoli, mi ha aiutato, nella realizzazione di questo progetto, un lavoro immenso di ricerca e di studio sulla cultura ed il folklore di questa meravigliosa città.

La maggioranza delle opere di questa nuova collezione è rappresentata da quadri “napoletani”, mentre un numero esiguo di opere ha come soggetto i miei luoghi, quelli toscani. 

Si tratta di quelle opere che raffigurano alcuni numeri direttamente legati ai ricordi della mia infanzia e che quindi trovano la giusta collocazione esclusivamente negli scenari che mi sono cari.

Sono davvero felice che per la prima volta una mia personale abbia sede proprio presso gli spazi espositivi della Galleria Kòine poiché questo era un mio desiderio ormai ventennale. 

La Koine ha sempre curato i miei eventi che si sono svolti in ambienti storici e famosi con mio grandissimo piacere ed immensa gratificazione, ma la possibilità che questo evento avesse luogo tra le proprie mura è un sogno che si realizza in quanto la Koine è la mia casa e come vuole la tradizione ‘A Tumbulella si gioca in casa.

Maurizio Vinanti