Venuti alla luce ambienti antecedenti al 79 d.C

Somma Vesuviana, il sito archeologico si trova in località Starza della Regina

Mariano Nuzzo – Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area Metropolitana di Napoli  :  “Oggi viene data nuova linfa a questo contesto anche grazie alle nuove scoperte. Questo nuovo stimolo che arriva dal sottosuolo ci consente di tenere ben presente  il fatto che questo sito rappresenta un collegamento vero e proprio tra il mondo antico e il mondo medioevale. Qui è possibile rinvenire buona parte dei tracciati antichi che ci consentono di riflettere sulla continuità della nostra storia nel nostro territorio”. Il Soprintendente si è recato al sito archeologico, in località Starza della Regina, oggetto della missione archeologica internazionale.

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Antonio De Simone – archeologo: “Venuta alla luce una stanza precedente all’eruzione del 79 d.C. ma anche anfore. Lo scavo è in corso. E’ una scoperta importante”. Il sito, nei pressi della località Starza della Regina, è oggetto della missione archeologica internazionale diretta dall’Università di Tokyo, in collaborazione con il Suor Orsola Benincasa di Napoli.

Salvatore Di Sarno – sindaco di Somma Vesuviana nel napoletano: “Il Sopritendente ha annunciato l’impegno di 2.000.000 di euro per la riprogettazione della copertura del sito e per un ampliamento del sito. E’ un sito importante con 3000 metri già scavati, il rinvenimento di pavimenti mosaicali, affreschi, stratificazioni geologiche di ben due eruzioni, statue importanti. La scoperta di queste ore, apre però scenari nuovi. Per la prima volta è venuto alla luce un ambiente antecedente al 79 d.C., una notizia nuova. Venuta alla luce una stanza precedente all’eruzione del 79 d.C. ma anche anfore. Lo scavo è in corso. E’ una scoperta importante”.

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Rosalinda Perna  – assessore alla Cultura del Comune di  Somma Vesuviana nel napoletano: “Siamo dinanzi ad una svolta epocale per il futuro di Somma Vesuviana”. “E’ venuta alla luce una stanza dove abbiamo trovato anfore precedenti all’eruzione del 79 d.C. e dunque adesso abbiamo la certezza che la Villa emersa a Somma Vesuviana, costruita 100 anni dopo l’eruzione del 79, aveva avuto una vita più antica e quindi viveva già al momento dell’eruzione del 79 d.C. ed è un fatto molto importante. Lo scavo è ora in corso e quando arriveremo al pavimento di questa stanza capiremo qualcosa in più”. Lo ha annuciato l’archeologo Antonio De Simone, poche ore fa, a margine della  Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana nel napoletano.

“L’Università di Tokyo e l’archeologo napoletano Antonio De Simone, hanno portato alla luce ambienti risalenti a prima dell’eruzione del 79 d.C. e dunque è un segnale importantissimo perchè ci riporta nuovamente indietro nel tempo e ci da la possibilità di pensare a nuovi indirizzi di scavo. La Soprintendenza crede a questo scavo e ci crede da 20 anni. Oggi viene data nuova linfa a questo contesto anche grazie alle nuove scoperte. Questo nuovo stimolo che arriva dal sottosuolo ci consente di tenere ben presente  – ha dichiarato Mariano Nuzzo, Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area Metropolitana di Napoli – il fatto che questo sito rappresenta un collegamento vero e proprio tra il mondo antico e il mondo medioevale. Qui è possibile rinvenire buona parte dei tracciati antichi che ci consentono di riflettere sulla continuità della nostra storia nel nostro territorio. Siamo in una fase di dialogo con il Provveditorato che avrebbe individuato 2.000.000 di euro,  risorse importanti che pensiamo di utilizzare per la riprogettazione delle coperture e possibilmente per un ampliamento del sito”.

C’è l’entusiasmo della città e dell’Amministrazione Comunale di Somma Vesuviana. Presenti oggi i professori giapponesi Aoyaghi Masanori e Satoshi. Domani incontro al Comune a partire dalle ore 9 e 30.

“Siamo dinanzi ad uno scenario molto importante. Ringrazio il Soprintendente della sua presenza che ormai è costante. C’è interesse da parte della Soprintendenza. Oggi ho avuto modo di incontrare personalmente il Soprintendente. Con ogni probabilità ci saranno investimenti per migliorare il sito e anche per ampliarlo. Siamo dinanzi ad una grande svolta. E’ venuta alla luce una stanza risalente a prima dell’eruzione del 79 d.C.  – ha dichiarato Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana, nel napoletano – e non è una scopeta secondaria. Noi ci crediamo e ci crede anche la Soprintendenza. Daremo il nostro contributo affinchè Somma Vesuviana arrivi in questo circuito fatto di grande turismo. Un turismo stanziale che sia importante per la crescita economica del nostro territorio.  Vorrei ringraziare i professori Ayoaghi Masanori e Satoshi dell’Università di Tokyo, il professore Antonio De Simone, gli archeologi giapponesi e napoletani, l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, gli imprenditori del territorio, ma anche il Presidente della ProLoco, Francesco Mosca. I cittadini devono essere consapevoli che si sta aprendo uno scenario nuovo per Somma Vesuviana”.

Una svolta epocale per il territorio.

“Siamo dinanzi ad una svolta epocale per il territorio – ha affermato Rosalinda Perna, Assessore alla Cultura del Comune di Somma Vesuviana, nel napoletano – figlia della costanza degli archeologi e dell’Amministrazione Comunale che da tempo è in dialogo con la Soprintendenza. Somma Vesuviana ha un futuro turistico – culturale davvero importante e promettente. Il sito archeologico della Villa Romana Augustea è affermato a livello internazionale, c’è interesse all’Estero”.