Se anche Barbie ha qualche chilo in più!

I pregiudizi sono pericolosi e duri a morire. Per fortuna, i giochi ed i film indirizzati ai bambini, sempre più spesso, hanno come scopo quello di sensibilizzarli sempre più, affinché sia evitato e combattuto ogni tipo di pregiudizio. La mitica Barbie, ad esempio, un tempo solo in versione “ bellissima e perfetta”, si avvicina ormai ad ogni tipo di donna: troviamo quella con qualche chilo in più ( che, vista la bella stagione e la temutissima ‘prova costume’ in agguato, è la più confortante), quella non molto alta, e anche quella con la capigliatura non solo liscia e bionda, o con gli occhi non più solo azzurri, e perfino quella con gli occhiali. Era ora! Così, Ken, anche lui in tante versioni, anche se sempre palestrato, non sarà “costretto” a scegliere la solita Barbie. Inoltre, la storica bambola, che ha quasi sessant’anni (ma, è davvero il caso di dirlo, non li dimostra affatto!) è ormai anche una donna in carriera, ed ha smesso di indossare solo bikini e vestitini colorati, per indossare i panni di varie lavoratrici, dall’hostess alla giornalista, dall’esperta di agricoltura alla veterinaria, dalla maestra alla ‘calciatrice’.
Per quanto riguarda i film, la Walt Disney è sempre in prima linea nella lotta contro le ingiustizie ed i pregiudizi. Un esempio? Il bellissimo e sempre attuale film d’animazione “Il Gobbo di Notre Dame”, rivisto ultimamente dalla sottoscritta, con tanto di nipotina di nove anni accanto.
Per chi non ne ricordasse la trama, narra l’avvincente storia di Quasimodo che, a causa del suo aspetto deforme, deve fare una fatica enorme per farsi accettare dal popolo parigino. Per fortuna, riesce ad entrare subito, anche se solo come amico, nel cuore della bella gitana Esmeralda, libera dai pregiudizi, contro cui, anzi, combatte, essendone lei stessa vittima anche se per motivi diversi. Rischiando anche la vita, quest’ultima lo aiuta a liberarsi dall’isolamento a cui è costretto, per poi innamorarsi, però, del bel Febo. Proprio per questo, alla fine, mentre scorrevano i titoli di coda, temendo che l’amore tra i due “belli” ne avesse offuscato il senso, ho chiesto alla mia attentissima nipote quale fosse, secondo lei, il messaggio del film.
“Zia, ma non l’hai capito?” Mi ha risposto prontamente. “E’ che non bisogna mai giudicare le persone dall’aspetto fisico!”
I bambini sono incredibili! E sono proprio loro la nostra speranza affinché il futuro sia sempre più libero dai pregiudizi e dalle discriminazioni di ogni genere. Viva i film che insegnano a non fidarsi delle apparenze ma ad andare oltre, a non soffermarsi su ciò che si può vedere solo con gli occhi.
Un insegnamento importante, e non solo per le future donne… Ma per tutti. Eccolo anche in versi!

‘Le persone: guardale dentro!’
Le persone: guardale dentro, e non solo fuori,
se non lo fai, rischi di fare gravi errori
Non importa se uno è biondo, rosso o bruno,
ma che non faccia del male a nessuno.
Non fa differenza se ha qualche chilo in più,
o se non ha il naso all’insù,
né se non è alto e slanciato
o i suoi capelli l’hanno quasi abbandonato.
Ascolta, invece, cosa dice: se è gentile ed educato,
se rispetta il prossimo e non l’ha mai ingannato!
Ognuno di noi ha qualche difetto e,
per fortuna, nessuno è perfetto:
è proprio questo a renderci uguali
e “diversi”, unici e speciali!
Guardalo negli occhi, che non mentono mai,
se c’è vera bellezza, la scoprirai:
dal suo animo subito trasparirà
e stai sicuro che mai tramonterà!

Mariateresa Di Pastena