Ottavi di Champions, in attesa di sapere la verità

La vittoria contro il Genk dice di un esonero “virtuale”, quello di Lorenzo Insigne

Marco Martone

Non sarà stata una grande prestazione ma certamente la migliore degli ultimi mesi. Non sarà il Genk uno squadrone ma certo non inferiore ad altri avversari, contro i quali il Napoli ha fatto molto male recentemente (Genoa e Bologna ad esempio). Quello che conta, questa volta, è il risultato finale. Non tanto il 4-0 rispetto al quale c’è poco da commentare, tanto è stato ampio il divario mostrato in campo tra le due squadre. Piuttosto l’obiettivo degli ottavi di finale di Champions, raggiunti con grande merito e che rappresentano un risultato storico per la società del presidente De Laurentiis. Il Napoli scaccia le streghe nella serata più difficile per Carlo Ancelotti, quella che per molti sarebbe dovuta essere (e non è detto che lo sia), la sua ultima in veste di allenatore degli azzurri. 

La squadra ha giocato con voglia, impegno, rabbia e anche qualche buona trama. Soprattutto ha potuto contare sull’apporto di un centravanti vero, Milik, autore di tre gol e di una prestazione sopra le righe. La sua mancanza, nel periodo peggiore della storia recente del Calcio Napoli, non può essere un dato trascurabile. Tre gol che la dicono lunga sulla competenza di tanti cronisti prestati al pallone, che continuano a definirlo “scarso” e che adesso farebbero bene a tacere per un bel po’ di tempo. 

La vittoria contro il Genk dice anche di un esonero “virtuale”, quello di Lorenzo Insigne, in panchina per tutto il corso della gara. Un capitano senza galloni, senza forza e senza (forse) la stima dell’allenatore, che tristemente trascina la sua stagione verso un anonimato amaro. Nell’attesa delle decisioni tecnico-societarie sul futuro dell’allenatore, lasciamo ai “maghi” della penna e della tastiera le svariate ipotesi sull’avvicendamento di Gattuso (la cui presentazione era stata annunciata già per la giornata successiva alla partita di Champions). Informazione e disinsformazione, che si mescolano a un bel po’ di malafede e pressappochismo. Anche questa è Napoli…