(di Marco Martone)
Obiettivo raggiunto, il primo della stagione. E non era affatto scontato, né facile. Perché il girone di Europa League del Napoli si è rivelato essere più difficile del previsto. La Real Sociedad ha dimostrato anche allo stadio Diego Armando Maradona, di essere una formazione di assoluto livello, confermando tutto quanto di buono sta facendo nella Liga spagnola. D’altro canto le altre avversarie non erano così scarse come qualcuno voleva far credere, visto che l’Az Alkmaar ha dato filo da torcere a molti, Napoli compreso e il tanto bistrattato Rjeka è andato a vincere la sua ultima gara di giorni, mettendo sotto proprio gli olandesi che avevano vinto a Fuorigrotta.
Arrivare primi quindi non può essere un risultato da poco per gli uomini di Gattuso, anche se l’ultima prestazione non è stata del tutto esaltante. Un pareggio giusto, alla fine, perché alle tante occasioni da rete del Real, fanno riscontro alcune scelte arbitrali quantomeno singolari a danno degli uomini di Gattuso, che avrebbero potuto indirizzare la partita già nel primo tempo (vedi mancata espulsione per fallo da ultimo uomo su Lozano).
Gli avversari hanno aggredito da subito gli azzurri andando più volte vicini al gol, anche a causa della scarsa vena di alcuni giocatori, che ogni tanto sembrano prendersi qualche pausa di riflessione, alterna do prestazioni ottime a partite insufficienti. Insigne, Fabian, Mertens e Maksimovic, in tal senso, non hanno certo sciorinato la loro migliore performance contro gli spagnoli. Per fortuna ci ha pensato Zielinski, autore del gol del momentaneo vantaggio e di una prova ampiamente all’altezza. Note positive anche da Ospina, Lozano e Bakaioko. Per il resto sufficienza a tutti e appuntamento a febbraio nell’attesa del sorteggio della prossima settimana.