Archeologi napoletani e giapponesi lavoreranno in sinergia per riportare alla luce importanti reperti archeologici nell’area di Somma Vesuviana. L’evento, che avverrà in quella che fu la Villa Augustea, è stata promossa dal Comune vesuviano e Archeoclub Italia allo scopo di esporre permanentemente alcuni reperti portati alla luce e mai mostrati al pubblico, in modo da inserire Somma Vesuviana nel circuito nazionale del turismo culturale. I locali del Castello D’Alagno saranno utilizzati per i laboratori, in sinergia con l’Università di Tokyo, dando così la possibilità agli archeologi di studiare in loco i reperti portati alla luce. Alcuni di questi saranno in esposizione nella sede del Comune. A fine giugno poi una nuova campagna di scavo tra cisterne, ambienti, affreschi e mosaici. La Villa Augustea di Somma Vesuviana è un sito di notevole importanza. Ricoperta nel 472 dall’eruzione di Pollena, rappresenta la narrazione della storia del dopo Pompei. L’impegno di Archeoclub d’Italia è di inserire Somma Vesuviana e Santa Maria del Pozzo nel circuito nazionale di “Chiese Aperte”.