Napoli e la cultura, al centro storico un nuovo luogo di aggregazione

Domenica oltre 500 persone all’inaugurazione del «Centro studi Pietro Golia»

Oltre 500 persone hanno partecipato a Napoli all’inaugurazione del Centro Studi Pietro Golia, in via Renovella 11, nei pressi di piazza Nicola Amore. Il presidente Luigi Branchini, nel corso del suo saluto, ha letto il messaggio dello scrittore e politologo Marcello Veneziani, che ha voluto sottolineare l’importanza dell’iniziativa in un momento in cui chiudono le librerie, le edicole, i luoghi di cultura. Il grande musicologo Paolo Isotta ha dato poi il viatico con una profonda riflessione tra libertà e cultura. Il «Centro Studi Pietro Golia » è dedicato all’editore napoletano, fondatore della casa editrice Controcorrente e straordinario animatore culturale, scomparso a Napoli due anni fa. Si tratta di un’associazione culturale aperta, formata prevalentemente da liberi professionisti, imprenditori, artigiani, giornalisti, scrittori e persone libere, nata con lo scopo di svolgere attività culturale e fornire strumenti di studio e di analisi al mondo politico, sociale, imprenditoriale ed economico. Il Centro Studi darà grande spazio ai giovani, soprattutto agli universitari, tant’è che all’interno della sede vi sarà uno “Spazio Giovani” per organizzare serate a tema per pubblici dibattiti, musica e cabaret per far crescere i tantissimi giovani artisti meridionali. Una corposa e qualificata libreria fa inoltre da cornice ai circa duecento metri quadri della prestigiosa sede. Tra le prime iniziative previste per gennaio 2019 la presentazione del nuovo libro, postumo, del giornalista Emiddio Novi in uscita per i tipi di Controcorrente, e il Premio «Pietro Golia», a febbraio 2019 , riservato a dieci personalità meridionali del mondo della cultura, della medicina, della scienza, della ricerca, dell’economia, dell’impresa, dello spettacolo, del giornalismo, della letteratura e dello sport.