Cappella Sansevero, lavori in corso per stregare i turisti

Firmata la convenzione per l'affidamento e gli interventi di riqualificazione

L’intervento prevede l’adozione di un’area pubblica pedonale posta in prossimità del museo a servizio dei visitatori 

di Enzo Casciello

È stata sottoscritta ieri la convenzione per l’affidamento alla società “Museo Cappella Sansevero srl” di via Francesco De Sanctis, in pieno centro storico, per gli interventi di riqualificazione partecipata e cura degli spazi urbani ai sensi della delibera di Consiglio comunale  n. 29 del 16 luglio 2015, “”Adotta una strada””. L’intervento prevede l’adozione di un’area pubblica pedonale posta in prossimità del Museo Cappella San Severo a servizio del gran flusso di turisti che quotidianamente visitano il complesso museale, permettendo la salvaguardia e la valorizzazione di uno dei più importanti musei di Napoli, che ospita capolavori come il Cristo Velato conosciuto in tutto il mondo. Le opere prevedono la manutenzione ordinaria, la cura, la pulizia dell’area, la sistemazione e la riqualificazione delle attuali pavimentazioni stradali in lastricato di pietra lavica e l’istallazione di elementi di arredo quali panchine, fioriere e dissuasori metallici a scomparsa per la salvaguardia delle aree pedonali. Saranno previsti inoltre interventi di valorizzazione dell’area con animazione culturale attraverso anche la realizzazione di manifestazioni eco-ambientali, artistico-figurativo e musicali. La convenzione avrà durata minima di 3 anni e, ove il soggetto affidatario lo ritenesse opportuno, potrà inoltrare richiesta di proroga all’adozione dell’area pubblica inviando apposita comunicazione.
“Questa proposta insieme con le altre già approvate ed in fase di cantiere “conferma sotto la regia del pubblico, la partecipazione diretta dei cittadini alla progettazione, alla manutenzione e alla cura degli spazi urbani, garantendo un miglioramento complessivo della qualità urbana”.

La Cappella Sansevero 

Detta anche chiesa di Santa Maria della Pietà o Pietatella è uno dei più importanti musei di Napoli. Situata nel cuore del centro storico, essa è adiacente al palazzo di famiglia dei principi di Sansevero. Il mausoleo, concepito come luogo di culto, rappresenta al contempo un tempio massonico carico di dietrologie che riprendono quelle che sono la personalità ed il genio di Raimondo di Sangro, settimo principe di Sansevero, che fu committente artistico di tutta la struttura della cappella.

Le opere

La cappella ospita splendidi capolavori come il Cristo Velato, conosciuto in tutto il mondo per il velo marmoreo che quasi accarezza le membra del Cristo morto. Al suo interno, ci sono altre opere molto interessanti e suggestive. Le più importanti sono le macchine anatomiche, due corpi scarnificati completamente che ci consentono di osservare l’intero sistema circolatorio umano. Un mausoleo nobiliare, un tempio iniziatico in cui è mirabilmente trasfusa la poliedrica personalità del suo geniale ideatore: Raimondo di Sangro, settimo principe di Sansevero.

Il Cristo velato

Posto al centro della navata della Cappella Sansevero, il Cristo velato è una delle opere più note e suggestive al mondo. Nelle intenzioni del committente, la statua doveva essere eseguita da Antonio Corradini, che per il principe aveva già scolpito la Pudicizia. Tuttavia, Corradini morì nel 1752 e fece in tempo a terminare solo un bozzetto in terracotta del Cristo, oggi conservato al Museo di San Martino. Fu così che Raimondo di Sangro incaricò un giovane artista napoletano, Giuseppe Sanmartino, di realizzare “una statua di marmo scolpita a grandezza naturale, rappresentante Nostro Signore Gesù Cristo morto, coperto da un sudario trasparente realizzato dallo stesso blocco della statua”. La vena gonfia e ancora palpitante sulla fronte, le trafitture dei chiodi sui piedi e sulle mani sottili, il costato scavato e rilassato finalmente nella morte liberatrice sono il segno di una ricerca intensa che non dà spazio a preziosismi o a canoni di scuola, anche quando lo scultore “ricama” minuziosamente i bordi del sudario o si sofferma sugli strumenti della Passione posti ai piedi del Cristo.

 (Cenni storici tratti dal sito: www.museosansevero.it)