Monte Faito, ’ncoppa, jamme jà…

Un evento atteso dalle popolazioni della zona ma che farà piacere anche ai turisti

di Marco Martone

“Jamme, jamme ‘ncoppa, jamme jà…”. Il celebre motivetto di “Funiculì funiculà”, la canzone  scritta nel 1880 e ispirata dall’inaugurazione della prima funicolare del Vesuvio, potrà essere cantato finalmente anche sul monte Faito, dopo un’attesa durata oltre quattro anni. Ieri, infatti, ha riaperto la funivia chiusa dal 2012. L’impianto ha ripreso le corse dopo gli interventi di manutenzione straordinaria e di adeguamento sismico e funzionale delle stazioni realizzati dall’Eav e dalla Regione Campania. La corsa inaugurale è stata effettuata alle 11.00, con partenza dalla stazione Eav di Castellammare di Stabia. Un evento atteso dalle popolazioni della zona, ma che farà piacere anche ai tanti turisti, che potranno ora avvalersi di un mezzo antico e affascinante per le loro gite sulla montagna.

“Oggi, per me, è una di quelle giornate in cui si raccolgono i frutti di dieci anni di impegno istituzionale e politico perché, da assessore provinciale ai parchi e alle aree protette, mi impegnai personalmente, nel 2006, affinché la Provincia acquistasse, insieme, alla Regione il Monte Faito per salvarlo dal degrado e dalle mire degli speculatori”. Ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, partecipando alla riapertura della funivia.

 “La precedente amministrazione regionale aveva abbandonato il Faito e la funivia che, nei fatti, stava diventando un pericolo perché lasciata nell’incuria più totale, mentre con la Giunta De Luca si è deciso subito di puntare su questo collegamento che permetterà ai campani e ai turisti di raggiungere facilmente uno dei nostri patrimoni naturalistici” ha aggiunto Borrelli per il quale “oggi si riconquista un pezzo importante del nostro territorio e si evita quello spreco di denaro pubblico che ci sarebbe stato qualora si fosse deciso di smantellare e rimuovere la funivia”.

 “Grazie alla riapertura della funivia, invece, si creerà un’economia sana che produrrà anche posti di lavoro per la gestione della funivia ma soprattutto per i tanti turisti che potranno raggiungere il Faito” ha concluso Borrelli per il quale “anche per il Faito ora bisogna pensare a strumenti e iniziative che possano tutelare e valorizzare quel patrimonio naturale senza imporre inutili vincoli”.

La funivia del Faito venne aperta al pubblico il 24 agosto 1952 con lo scopo prevalentemente turistico di collegare il Monte Faito con la linea costiera: la stazione a valle venne ubicata aCastellammare di Stabia, nei pressi della stazione ferroviaria della Circumvesuviana, sulla ferrovia Napoli – Sorrento, creando già all’epoca un ottimo interscambio tra treno e funivia.

La vita della funivia scorre tranquilla fino al 1988 quando si iniziano dei lavori di ammodernamento finanziati sia dalla Regione Campania che dal Ministero dei Trasporti per un totale di circa 3.5 miliardi di lire. Da 2012 l’impianto viene chiuso a causa della mancanza di fondi: dal 2013 l’impianto passa dalla gestione della Circumvesuviana a quella dell’Ente Autonomo Volturno. Alla fine del 2015 furono avviati i lavori di manutenzione.