Liceo artistico, dove l’amarcord è un qualcosa di diverso

Per gli ex alunni rivedersi dopo cinquant’anni ha rappresentato qualcosa di più

Tutto nasce per caso. O quasi. Normalmente ci si rincontra dopo anni ed anni e ci si rivede a cena. L’amarcord è di prammatica, qualche volta rinasce dalle ceneri persino l’associazione degli ex alunni. Ma per un gruppo di allievi del Liceo Artistico di Napoli, tutti del corso B iniziato nel ’63, il rivedersi dopo oltre cinquant’anni ha rappresentato qualcosa di più e di diverso: hanno ridestato quell’antico gruppo di studi, al quale hanno conferito un nome tipico, “Quelli della Scuola di Costantinopoli”; si sono confrontati e ne è nata un’iniziativa, ormai definita con cadenza costante. Un vero e proprio cenacolo, alimentato dal fervore di un confronto reso più proficuo dalle esperienze che ognuno di loro ha maturato in questi lunghi anni. Hanno messo su, in sostanza, un gruppo chiuso formato rigorosamente da compagni di classe e il loro logo è una rielaborazione grafica del David di Michelangelo, opera di un membro del gruppo. Molti di loro, unitamente alla professione di architetto, o di docente, o di artista, hanno continuato la sperimentazione artistica avendo maturato grande valenza nel campo della pittura e della scultura, sia in ambito nazionale che all’estero. Tutti i membri del gruppo si sono formati nell’ambito della cultura napoletana del secondo dopoguerra che muove da Emilio Notte a Lucio Del Pezzo, da Giovanni Pisani a Carmine Di Ruggiero, firmatari questi ultimi, negli anni ’60 della carta di fondazione della “Galleria Inesistente”, una breve e intensa avventura di una galleria sui generis, non legata ad uno spazio fisico, ma attiva nel tessuto della città con azioni estemporanee e spesso provocatorie. Ogni due anni circa gli ex ragazzi della scuola di Costantinopoli organizzano, a turno, un evento nel quale espongono i lavori frutto delle loro ultime esperienze. Come definirli questi artisti contemporanei perennemente alla ricerca di nuove emozioni?Ingegnosi creatori di idee, se ne innamorano riconvertendole in immagini e con un itineario dal fascino misterioso conducono lontano che li ammira.

Fra le più recenti collettive si ricordano la “Contact” ( arte e territorrio) presso il Palazzo Ducale di Parete, nell’aprile del 2017, e “Incontro d’Autori” presso le “Scuderie di Villa Favorita”, ad Ercolano, nel settembre del 2017. I membri del gruppo che espongono nella collettiva di quest’anno dal titolo “Frammenti onirici”, presso le Scuderie di Villa Favorita sono: il maestro Alfonso Coppola, l’architetto Andrea Corcione, il professor Enzo Costanzo, il professor Roberto Del Gatto, il maestro Aldo Diana, l’architetto Carmine Di Cicco, l’architetto Anna Di Maria, il professor Silvio Fabris, l’architetto Grazia Palomba. L’appuntamento, per l’inaugurazione, è fissato per venerdì prossimo alle 19 a Villa Favorita, ad Ercolano. Verrà distribuito un depliant dal quale si potranno ricavare e riassumere i diversi percorsi artistici dei protagonisti. La mostra resterà aperta sino al 26 maggio.

Lino Zaccaria