Scale Troisi, tra assenze illustri e un falso storico

Le rampe su cui girarono il film erano altre e oggi mancava anche Lello Arena

di Marco Martone

“Scusate il ritardo”. Mai citazione è stata più indovinata, da parte del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, per celebrare l’intitolazione a Massimo Troisi delle scale a ridosso di via Mariconda e piazza Roffredo Beneventano, zona via Crispi, rese celebri dalla scena tratta dal film (“Scusate il ritardo”) e che vedeva protagonisti l’attore nato a San Giorgio a Cremano e morto a soli 41 anni nel 1994 e un altrettanto straordinario Lello Arena. Una decisione giusta, per ricordare uno dei personaggi simbolo della cultura napoletana, giunta ad oltre venti anni dalla scomparsa dell’attore. È stato lo stesso Luigi de Magistris a scoprire la targa dedicata a Troisi, al termine di una breve cerimonia cui hanno preso parte, tra gli altri, la sorella dell’attore Rosaria, l’assessore alla Cultura del Comune di Napoli Nino Daniele e il sindaco di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno.

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La targa dedicata all’attore

Peccato che ad un evento tanto atteso e così significativo, per Napoli e per tutti quelli che hanno amato e amano il grande Troisi, mancassero i suoi amici più stretti, gli attori che con lui hanno condiviso tante avventure e successi. Non c’era Enzo De Caro, per esempio, ma soprattutto non c’era Lello Arena, che di quella famosa scenetta delle scale fu il vero protagonista, forse ancor più di Troisi che, per certi versi, si limitò a fare quasi da spalla allo struggente dolore del protagonista, distrutto da una pena d’amore e abbandonato al dolore sotto la pioggia scrosciante. Lello Arena, pur invitato alle cerimonia, però, non c’era e avrà avuto i suoi buoni motivi. Del resto l’attore che più di tutti è stato vicino a Troisi nei primi anni della Smorfia, ha sempre detto di non amare celebrazioni e ricordi dedicati all’amico Massimo. A noi, invece, sarebbe piaciuto vederlo ancora una volta su quelle scale, trentacinque anni dopo, a rivivere emozioni e ricordi.

L’assenza di Lello Arena non è stata l’unica nota stonata della mattinata. Una scelta di “comodo” ha infatti indotto i promotori dell’iniziativa a commettere un falso storico. La rampa di scale sulla quale venne girata l’indimenticabile sequenza del film, non era infatti quella su cui è stata posta la targa, bensì quella più in basso, in una zona meno accessibile, soprattutto ad eventuali turisti interessati a vedere la location del film. Un peccato veniale, che Troisi perdonerà, ma forse sarebbe stato più giusto andare su quella rampa ricordare l’attore.

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La scena del film. Le rampe sono quelle inferiori

Nel corso della mattinata la sorella di Troisi, Rosaria, ha ricordato con commozione anche la recente scomparsa di Vincenzo, il terzo fratello morto qualche settimana fa. «Oggi-ha detto-siamo testimoni del legame che ancora esiste tra Massimo e Napoli». La mattinata è stata conclusa dal sindaco de Magistris. «Questa iniziativa si doveva promuovere prima-ha detto-scusate il ritardo… Troisi ci faceba sentire orgogliosi di essere napoletani. Lui come Pino Daniele sono simbolo di una cultura che è la vera radice di questa città, l’unica arma per riscattarsi».