Nuove regole e procedure semplificate diventano operative nell’ambito del processo di ricostruzione pubblica e privata post calamità naturali a Ischia, per favorire l’avvio di campagne mobili dedicate alla gestione e al recupero dei materiali inerti derivanti dai cantieri di ricostruzione e demolizione.
È quanto prevede l’ordinanza speciale firmata dal Commissario Straordinario per la Ricostruzione, Giovanni Legnini, che mira a rendere più efficienti e sostenibili le operazioni di trattamento e riuso degli inerti derivanti dagli interventi di demolizione pubblica degli edifici privati oggetto di ricostruzione e degli edifici pubblici danneggiati dal sisma e dalla frana, nonché delle attività di rimozione delle macerie di immobili già crollati, da demolire o da ristrutturare, che rappresentano, fra l’altro, una criticità per la sicurezza e un potenziale ostacolo alla prosecuzione del processo di ricostruzione.
La misura, in linea con i principi dell’economia circolare e finalizzata a generare benefici economici e ambientali, assume particolare rilievo soprattutto a seguito della recente approvazione definitiva del Piano di Ricostruzione (PdRi) da parte della Regione Campania che prevede un numero molto elevato di delocalizzazioni nell’ambito delle quali alle demolizioni non seguiranno le attività di ricostruzione.
Già lo scorso 31 maggio 2024, con un avviso esplorativo, era stata verificata la disponibilità di operatori economici qualificati a presentare progetti per impianti fissi di stoccaggio e riuso dei materiali inerti. L’iniziativa, tuttavia, non ha dato esiti favorevoli a causa delle criticità legate ai criteri di localizzazione dei siti individuati dai proponenti, caratterizzati da problematiche urbanistiche, ambientali e di sicurezza idrogeologica. Da qui la decisione di orientarsi verso campagne di attività di recupero dei materiali inerti con impianti mobili temporanei in grado di operare direttamente nelle aree interessate e di garantire una gestione più flessibile, rapida ed efficiente delle macerie.
Tali impianti – che potranno permanere per un periodo massimo di un anno in deroga alla normativa vigente – dovranno essere collocati all’interno delle aree di cantiere già operative sull’isola o in zone limitrofe urbanisticamente idonee alle attività previste. E gli inerti prodotti con le demolizioni degli edifici privati, ricompresi nel piano di ricostruzione (Pdri) potranno essere conferiti negli impianti mobili ma solo previa autorizzazione del Commissario Straordinario.
Al fine di accelerare ulteriormente le procedure, per effettuare la campagna di attività non sarà necessaria la verifica di assoggettabilità a VIA, trattandosi di impianti mobili, mentre l’eventuale VINCA, nelle aree ricadenti in siti Natura 2000, godrà delle semplificazioni procedurali previste dall’Ordinanza specialen.10 del 30 dicembre 2024.
Inoltre, a garanzia di una gestione trasparente e controllata viene introdotto un sistema di monitoraggio continuo con l’obbligo per i soggetti proponenti di presentare, trascorsi i primi 90 giorni di attività, una relazione sugli impatti ambientali rilevati e su quelli previsti per la fase successiva. E sulla base di tale documentazione, la Regione Campania potrà autorizzare il prosieguo delle operazioni, imporre prescrizioni o, se necessario, disporre la sospensione delle attività.
Si tratta di un ulteriore passo nella direzione della semplificazione e della sostenibilità ambientale nel processo di ricostruzione pubblica e privata in corso di esecuzione sull’isola di Ischia.
Ischia, nuova ordinanza sulle campagne mobili
Ecco le regole per la gestione degli inerti post calamità

